Parte da Udine e si estenderà lungo tutta la Penisola il progetto della casa editrice di soli racconti italiani, dedicati alle infinite sfaccettature della modernità, ai suoi scenari reali, a quelli possibili e distopici.
Si chiama 256 Edizioni (si legge “Due Cinque Sei” ndr.) ed è la scommessa del giovane editore indipendente Fabio Tiberti, che nel suo Friuli ha scelto di avviare una nuova realtà che punta a valorizzare i talenti nazionali e una forma letteraria – quella del racconto – a lungo lasciata ai margini del mercato italiano.
Obiettivo, quello di riavvicinare le persone alla lettura sfruttando una nuova dimensione delle short stories, capaci di “bucare” i ritmi frenetici della nostra società, ma anche di raccontare la società stessa (quella di oggi e di domani) attraverso prospettive inaspettate che accendono la discussione sulle grandi tematiche del mondo contemporaneo.
“Siamo felici che la missione di 256 Edizioni muova i primi passi proprio in Friuli – spiega Fabio Tiberti –. La nostra regione è spesso considerata “di confine” anche sulla mappa dell’editoria italiana, ma è anche un territorio da sempre ai vertici nazionali per numero di lettori, e che ha scelto di investire in questo settore con iniziative culturali di alto livello. Poter portare il nostro contributo ci rende orgogliosi e ci spinge a porci obiettivi importanti: puntiamo a entrare nel cuore dell’Italia con tematiche attuali che non riguardano solo una stretta cerchia di lettori curiosi, ma la società intera”.
Visioni dualistiche della realtà, dilemmi etici e sfide di un mondo attuale e futuro, ma anche le più diverse sfumature del giallo e i suoi risvolti psicologici: sono queste le tre anime di 256 Edizioni, racchiuse all’interno di altrettante collane, indicate con i numeri che compongono il nome stesso della casa editrice (Collana 2, Collana 5 e Collana 6).
Ad accomunare ogni racconto è poi il più autentico made in Italy: dagli autori alle ambientazioni delle storie, fino alla stessa produzione sostenibile dei libri, distribuiti in tutta Italia.
Già disponibili, infatti, i primi due racconti che sanciscono l’esordio di 256 Edizioni. Un debutto dai temi caldissimi, come dimostra “J-Card”, la distopia alimentare di Laura Scaramozzino (autrice torinese candidata al Premio Internazionale di Como, con il romanzo Dastan verso il mare – Edizioni Piuma) che si ispira alle odierne disparità legate all’alimentazione, alla sanità privata e all’accesso alle opportunità sociali, per creare un mondo dove la popolazione è divisa tra i ricchi possessori della tessera H, che possono accedere al cibo sano, e gli intestatari poveri della tessera J, costretti ad alimentarsi a solo cibo spazzatura.
Debiti, passione e vendetta, tra le campagne del centro Italia, sono invece i temi che percorrono il giallo-rompicapo, “La Caccia”, di Tancredi Marini, giovane autore umbro alla sua prima pubblicazione. Un racconto in cui la cultura del “paesino” si intreccia con l’omicidio – durante una battuta di caccia al cinghiale – di un discusso conte della zona, svelando il lato umano della giustizia istituzionale e privata.