Sarà aperto la prossima settimana a Montecarlo il cantiere della Icop di Basiliano per la realizzazione di un grattacielo di 25 piani.
Si tratta della prima tranche di una commessa da 20 milioni di euro che comprende anche il nuovo museo delle auto del Principato.
Come spiega Pietro Petrucco, titolare dell’impresa friulana (nella foto la sede di Basiliano), “sono pronti a partire dal Friuli 12 addetti, tra i quali due donne ingegnere che avranno rispettivamente l’incarico di direttore del cantiere e responsabile della qualità. Successivamente saranno raggiunti da altri 25 addetti della Icop attualmente impegnati per gli scavi della metropolitana di Parigi e della stazione di Copenaghen”.
La struttura tecnica composta da friulani si fermerà a Montecarlo per un anno. Per la Icop i cantieri di Montecarlo rappresentano un traguardo importante e per certi versi sofferto. Le regole del Principato nei confronti dell’Italia, prevedono che i lavoratori abbiano la cittadinanza italiana – e nel nostro caso- spiega Petrucco- abbiamo anche dipendenti rumeni e albanesi. Pertanto abbiamo aggirato l’ostacolo avvalendoci di nostro personale che ora opera in Danimarca e Francia.
Ma anche la Danimarca aveva riservato una brutta sorpresa alla Icop:- Abbiamo vissuto un’esperienza poco piacevole- spiega Petrucco – fortunatamente superata in 24 ore , quando uno dei nostri dipendenti , che è di origine albanese , era stato arrestato proprio in seguito a una normativa particolare che riguarda la cittadinanza dei lavoratori. E per fortuna che lavoriamo in Europa – continua Petrucco – ma in ogni stato vigono normative diverse .
Tra le curiosità monegasche evidenziate da Petrucco vi è l’impiego di una macchina speciale per escavazione che è piu’ bassa rispetto a quelle usate normalmente nei cantieri, per evitare di rovinare i pini marittimi che si trovano sul tracciato in cui deve operare la Icop.
La macchina verrà fatta arrivare appositamente dalla Germania e il Principato di Monaco per preservare i pini marittimi spenderà 400 mila euro.