La lotta al caro energia è protagonista delle agende di imprese, famiglie ed enti. E questi ultimi, sia pubblici sia privati (come le associazioni di categoria), sono impegnati nel trovare strumenti utili per abbattere le bollette. La Regione, dopo aver stanziato fondi per 200 milioni di euro in due anni per ristori e incentivi, ha appena approvato la legge istitutiva di Fvg Energia, mediante la trasformazione dell’Ucit, l’ente creato dalla Provincia di Udine per il controllo delle caldaie.
Alla nuova società, che avrà a disposizione risorse pari a 4,1 milioni per i prossimi due anni, sono stati affidati compiti molto ampi, non solo relativi all’energia, ma anche alla mobilità sostenibile. Esiste già, poi, l’Agenzia per l’energia (Ape Fvg), anch’essa nata nel 2006 da un’idea di Palazzo Belgrado, impegnata nel promuovere un uso intelligente (ed economico) dell’energia.
Confindustria Udine guidata da Gianpietro Benedetti, da parte sua, ha indicato i propri impegni: costituzione di un Comitato Tecnico di emergenza per il gas; redazione di un documento sull’efficientamento energetico; monitoraggio sul possibile shortage di gas per il periodo invernale e uno studio di fattibilità per la realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile (Cer) su scala industriale, come anche suggerito da Maurizio Maresca su questo giornale.
Comunità energetiche in scala maggiore rispetto alle prime sperimentazioni locali, su cui sta lavorando anche il Consorzio industriale Ponterosso di San Vito al Tagliamento.