Ennesima tappa nella complessa vicenda dello stabilimento di Trieste della Wartsila, la multinazionale finlandese che nei mesi scorsi ha annunciato un forte ridimensionamento del sito produttivo di Bagnoli della Rosandra.
All’incontro che si è svolto oggi a Roma, al Ministero del Made in Italy, l’azienda ha reso noto di aver individuato come interessate eventualmente a rilevare l’impianto triestino, la lombarda IMR Automotive di Carate Brianza e la H2Energy, una startup che si occupa di apparati nel settore della produzione e lavorazione dell’idrogeno.
Le offerte sono state illustrate dall’amministratore delegato di Wartsila, Michele Cafagna, che ha comunicato che la trattativa con Christof si è conclusa negativamente.
L’incontro è stato presieduto dal sottosegretario Fausta Bergamotto e ha visto la partecipazione del governatore Massimiliano Fedriga e, in videocollegamento, degli assessori al Lavoro, Alessia Rosolen, e alle Attività Produttive, Sergio Emidio Bini.
IL GOVERNO Il sottosegretario Bergamotto ha evidenziato i ritardi di Wärtsilä, “che – ha detto – non è stata in grado di presentare offerte solide dopo aver chiesto il posticipo della riunione prevista per i primi di maggio e rimandata ad oggi”.
“Oggi – ha concluso Bergamotto – ci aspettavamo risposte solide, che tenessero presente anche gli interessi del Paese. Non è stato così, le due proposte presentate non sono sostenibili dal punto di vista economico e occupazionale. Non significa però che l’impegno di Wärtsilä debba finire qui, anzi mi aspetto che la società rafforzi il suo percorso di ricerca e di scouting. Oggi chiediamo un nuovo incontro a strettissimo giro: l’impegno e l’interesse delle istituzioni è confermato e si svilupperà nelle prossime settimane con riunioni che coinvolgeranno tutte le parti interessate”.
LA REGIONE ritiene le proposte presentate da Wartsila insoddisfacenti. Il tavolo rimane quindi aperto finché non perverrà una proposta seria di reindustrializzazione, che offra adeguate garanzie alle maestranze e che valorizzi la strategicità del sito. Fino ad allora, nessun altro tema relativo alla vertenza potrà essere trattato.
“Quanto presentato al tavolo dall’azienda è stato ritenuto dalla Regione al di sotto delle aspettative e non rispettoso dei principi di solidità rimarcati nell’intesa di fine 2022.
In conclusione, l’Amministrazione regionale ha sottolineato la propria disponibilità a proseguire nell’azione di supporto alla reindustrializzazione al fine di valorizzare il sito con un’attività industriale strategica di interesse nazionale.
DEBORA SERRACCHIANI, deputata del Pd, ha detto che “le due proposte portate al tavolo sono debolissime e non abbiamo capito perché non ci sia più l’investitore che pareva offrire maggiore solidità. L’iniziativa imprenditoriale di Wartsila è insufficiente, è necessario un intervento del Governo e delle istituzioni che non si limiti ad assistere alla mera trattativa privata fra le parti: l’accordo sottoscritto a novembre impone questa iniziativa forte. E’ poi assolutamente prioritario che si lavori a un progetto industriale che garantisca continuità all’insediamento e mantenga la strategicità del sito e della filiera, oltre che la piena occupazione”.