“Wartsila non è un soggetto credibile e ora lo dice anche il governo”. Sono le parole di Fabio, Rsu Fim Cisl dell’azienda, pronunciate stamattina durante l’assemblea in sciopero dei lavoratori convocata alle 9 davanti ai cancelli dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra.
La protesta è stata indetta dopo il tavolo tenutosi giovedì scorso al ministero delle Imprese e del Made in Italy, in cui la multinazionale ha presentato proposte di reindustrializzazione per il sito triestino. Proposte che non hanno soddisfatto sindacati e istituzioni.
“La lotta – precisa Kanidisek – non è contro l’azienda ma per tenere alta la tensione e per dire alla città che questa vertenza, che sembrava andare verso una soluzione, non sta andando in quella direzione”.
“Il governo assuma una forte regia della vertenza Wartsila” ha ribadito il segretario territoriale della Uilm Uil, Antonio Rodà secondo il quale l’obiettivo è quello della piena occupazione.
Secondo Marco Relli, segretario territoriale della Fiom Cgil, “il governo deve prendere in mano la situazione altrimenti sarà una catastrofe. Wartsila è l’ultima industria metalmeccanica triestina, non è possibile che non si trovi una soluzione”. I sindacati si dicono pronti a nuove iniziative. GUARDA IL VIDEO