Sono numerosi e di specie diverse gli alberi monumentali censiti nella nostra regione. Un patrimonio arboreo di pregio, che viene costantemente monitorato e censito per valutare lo stato di salute e cercare di preservarli. Attualmente, secondo i dati in possesso di Alberi Monumentali d’Italia, sono 3.662 le piante censite in tutto il Paese, da querce millenarie al più antico platano. Tra questi, più di 200 sono stati dichiarati di grande interesse e 150 di eccezionale valore storico o monumentale. Proprio nella nostra regione, in comune di Bertiolo, si trova una delle 20 piante più antiche d’Italia.
A Sterpo di Bertiolo c’è un albero che si stima abbia oltre 620 anni di età. Si tratta di una quercia dalle notevoli dimensioni: è alta 18 metri e con una circonferenza di oltre otto metri. La sua eccezionalità non è, però, dovuta soltanto alle dimensioni. L’enorme chioma di questo albero sovrasta un tronco molto particolare. Presenta, infatti, una cavità molto profonda che sviluppandosi dal basso verso l’alto riesce a ospitare una persona.
L’attenzione e la cura riservate a questo gigante verde, nel tempo, ha portato anche alla costruzione di una colonna di sostegno per uno dei rami, cresciuto così tanto da mettere a rischio la sua stessa tenuta e la stabilità della quercia secolare. Purtroppo il maltempo di quest’estate non ha lasciato indenne l’antica quercia, la cui chioma è rimasta danneggiata.
Altro albero monumentale di rilievo è il Tiglio di Napoleone, a Rutte Piccolo, nel Tarvisiano, un gigante alto 20 metri e che ha circa 200 anni. La struttura dell’albero è formata da sei grandi fusti nati su di una ceppaia. È chiamato “tiglio di Napoleone” perché secondo la tradizione Napoleone Bonaparte si fermò a riposare proprio ai piedi di questo maestoso albero, all’epoca probabilmente si trattava della pianta madre, abbattuta poi successiva dalle truppe intorno al 1800 da cui sono poi nati i sei robusti fusti che possiamo ammirare oggi.
Un altro gigante è la Palme di Paularo, in località Bosco Zermula, ha circa 180 anni e una circonferenza del fusto di 3.70 metri per un altezza di circa 28 metri. Nelle vicinanze c’è un altro albero centenario, un abete rosso chiamato la Regina che si stima abbia circa 320 anni ed è alta poco meno di 50 metri.
Insomma, sono tanti i giganti verdi che anche nella nostra regione attraggono sempre più visitatori, curiosi di poter ammirare questi testimoni senza tempo, maestosi e silenziosi, tra mito e leggenda.
Sul sito www.alberimonumentali.info è possibile consultare le schede di ogni regione e segnalare una pianta che potrebbe avere i requisiti per essere inserita nell’elenco.
Questi i criteri: “Gli alberi monumentali si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali), per l’importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali, per il loro stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico, per la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari”.