La scuola riapre… nonostante tutto – Conto alla rovescia per la prima campanella, ma non è tutto pronto. Ecco i principali nodi irrisolti, senza dimenticare i tanti punti di forza
Ancora una volta la scuola friulana conquista il primo posto in classifica. Il 78 per cento degli insegnanti che si è presentato al concorsone ha superato gli scritti ed è stato ammesso all’orale. A livello nazionale, invece, i primi risultati fanno drizzare i capelli. Tenuto conto delle debite proporzioni, la metà dei professori che ha partecipato agli scritti è stata bocciata. Su un totale di oltre 71mila candidati soltanto 32mila, il 44 per cento, sono stati ammessi all’orale. Le cattedre vuote sono oltre 10mila, che potrebbero trasformarsi in 23mila, considerando i posti vacanti complessivi, che riguardano soprattutto infanzia e primarie.
Leggi il resto nel numero in edicola
Rivoluzione in corso – Mentre Province e Comuni si preparano al passaggio definitivo del testimone, i sindacati sono sul piede di guerra e denunciano il ritardo delle nomine e non solo
Un anno di immobilismo. Così Andrea Basso, preside ma soprattutto consigliere del Comune di Pordenone con delega all’Istruzione, definisce il 2016. Il trasferimento delle competenze da Province a Comuni ha portato a non cambiare le carte in tavola, per non creare ulteriori problemi.
Leggi il resto nel numero in edicola
Bimbi in pericolo: in pochi sanno cosa fare – Sempre più adulti vogliono essere preparati ad affrontare emergenze pediatriche. C’è ancora molto da fare perchè si crei una vera ‘cultura del soccorso’
‘Pappa’, ‘pannolini’, ‘culla’, ‘orsacchiotto’, ‘ciuccio’, ‘nanna’, ‘febbre’, ‘passeggino’. Sono tutte parole con cui i genitori di neonati hanno molta dimestichezza, così come con l’amore sconfinato per i propri ‘cuccioli’ e con la preoccupazione – naturalissima – di proteggere quella piccola vita che tengono tra le braccia. A volte, purtroppo, ci si trova di fronte a termini come ‘emergenza’, ‘rischio di vita’, ‘morte’. Parole con le quali nessuna famiglia vorrebbe avere a che fare.
Leggi il resto nel numero in edicola
Sisma, il crepuscolo degli dei – “Il Friuli era povero e con il terremoto è diventato ricco”
Questa è l’affermazione, fatta a Porta a Porta dallo storico conduttore, Bruno Vespa, ha generato molto malumore (tanto per usare un eufemismo) nella nostra regione. Poi ci si è messo anche il ministro Graziano Del Rio con le sue riflessioni, affermando che “questa sarebbe una bella botta di ripresa per l’economia, perché pensi l’edilizia che cosa potrebbe fare” e, ancora, “adesso l’Aquila è il è più grande cantiere d’Europa e anche l’Emilia è un grandissimo cantiere in crescita, farà Pil”, chiosando Vespa con “darà lavoro a un sacco di gente”. Ecco, questa visione limitata all’economia non è piaciuta a tutti. Anzi, diciamo fuori dai denti, è stata vista male da molti. Potremmo dire che è tutto vero, che anche una guerra genera ricchezza e via di questo passo, ma lo stile dimostrato non è stato dei migliori.
Leggi il resto nel numero in edicola
“Richiedenti asilo, solo uno su 5 vuole restare” – Di Lenardo (Cr): “Le più motivate sono le persone che arrivano dall’Africa. Le altre puntano al Nord Europa o ad avere una forma di protezione per poi muoversi nella Ue”. Ecco le attività offerte ai rifugiati
Li vediamo quotidianamente passeggiare a Udine. Alcuni si fermano nei parchi cittadini in cerca di un po’ di fresco. Altri tra le vie del centro, a caccia di uno spot wi-fi per poter navigare sulla Rete e, possibilmente, parlare con i cari rimasti in patria. E, sul far della sera, in via Cividale c’è la processione per poter rientrare. Sono i richiedenti asilo, corca 900 persone, ospitati nelle caserme Cavarzerani e Friuli. Gente proveniente soprattutto da Pakistan e Afghanistan, arrivata in Italia per cercare una vita migliore e in attesa che le sia riconosciuto lo status di rifugiato. Ma come trascorrono le lunghe giornate estive queste persone? Lo abbiamo chiesto a Fabio Di Lenardo, dirigente della Croce Rossa Italiana della provincia di Udine, che da diversi mesi si occupa dell’accoglienza dei migranti.
Leggi il resto nel numero in edicola
Maravee, l’arte è un gioco – Per la 15a edizione, la rassegna moltipica mesi di programmazione e location e trasforma lo spettatore in protagonista-giocatore attraverso linguaggi contemporanei che però parlano a tutti
Cambiamento, sorpresa, meraviglia: sono i tre punti saldi della 15a edizione del festival ‘Maravee’, ideato e diretto da Sabrina Zannier. ‘Maravee Ludo’ è il tema, ‘Il gioco in arte, teatro e danza: piattaforma della vita tra regole e volo libero’ il sottotitolo di una rassegna che, tra videoinstallazioni, sculture, dipinti e performance, espande i propri confini geografici e temporali con 11 location e 8 mesi di programmazione, da settembre a marzo 2017.
Leggi il resto nel numero in edicola
Ritorna il musical che ha battuto tutti i record – Da giovedì 8 a domenica 11 a Palmanova, in piazza Grande, ‘Notre Dame de Paris’, lo spettacolo messo in musica da Riccardo Cocciante che ha superato i 2,5 milioni di spettatori in Italia
Negli Anni Novanta, il mondo della musica si era quasi dimenticato di lui. Riccardo Cocciante, il cantautore-pianista franco-vietnamita di nascita, ma italiano di adozione, aveva conquistato le classifiche negli Anni ’70 a suon di esperimenti prog e canzoni d’amore disperato, tentato di confermare il successo nel decennio successivo e stravinto a Sanremo nel 1991 con ‘Se stiamo insieme’. In pochi, all’epoca, avrebbero saputo prevedere il successo di una sua iniziativa all’epoca controcorrente secondo le logiche dello show-biz (gli album, in quegli anni, vendevano ancora milioni di copie!): far diventare un musical il romanzo di Victor Hugo ‘Notre Dame de Paris’.
Leggi il resto nel numero in edicola