Bulle alla carica – Aumentano gli episodi di bullismo delle ragazze. Agiscono in gruppo, ferendo non solo a parole.
Il bullismo non è un fenomeno nuovo. Nuove sono piuttosto sono le dinamiche. La più recente è il cyberbullismo, che permette agli aggressori di condividere in rete le loro imprese, grazie ai video girati con lo smartphone da amici e compagni di classe. La novità più sorprendente, però, consiste nel fatto che molti episodi di violenza,anche di gruppo, sono commessi da ragazze, che da vittime si sono trasformate in carnefici.
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Il nodo della classe dirigente – Fratelli d’Italia deve ora patrimonializzare l’enorme consenso. A dare una mano c’è la vecchia guardia ereditata da An e Msi.
Una domanda che fanno ai vertici di Fratelli d’Italia (e che loro stessi pongono all’interno del partito) è come patrimonializzare l’ondata di consenso appena conquista per evitare che si riveli solo un fuoco di paglia. Una mano per trovare la soluzione la sta dando la ‘vecchia guardia’, ereditata da Alleanza Nazionale e prima ancora dal Msi. Nomi in Friuli come Paolo Ciani, Daniele Franz e Franco Baritussio. Il primo opera da oltre un anno nella segreteria provinciale guidata da Gianni Candotto, capogruppo a Cervignano. In questo ruolo, Ciani ha supportato diversi amministratori locali, in particolare a Tarcento.
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Piccole coop in apnea – Sono spesso l’unico punto vendita nei paesini, ma ora sono stritolate da aumento dei costi e calo dei consumi.
I bilanci delle piccole cooperative di consumo sono a rischio, stretti fra l’incremento dei costi energetici e di quelli all’ingrosso e il calo dei consumi. E’ l’allarme lanciato da Confcooperative Alpe Adria che associa 14 “negozi di vicinato” in provincia di Udine. Il calo dei consumi previsto nel 2022 potrebbe sfiorare il 7 per cento: “Se unito all’aumento dei costi fissi si tratta di un fatto molto negativo a carico di imprese che hanno anche una funzione sociale, perché erogano un servizio fondamentale a tante comunità del nostro territorio”, sottolinea Paola Benini, presidente di Confcooperative Alpe Adria.
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Un’altra Carnia, senza stereotipi – Giorgio Ferigo, scomparso 15 anni fa, è stato un intellettuale poliedrico che ha raccontato una terra diversa.
Scrittore, poeta, medico, storico, musicista, antropologo, operatore culturale, ma anche operaio e direttore del Museo ‘Gortani’ di Tolmezzo. Nato a Comeglians nel 1949 e scomparso 15 anni fa, il 5 novembre 2007, Giorgio Ferigo è stato il volto poliedrico e unico di una Carnia ‘altra’. Una terra né letta né raccontata coi consueti stereotipi ma, anzi, completamente ribaltata. Fondatore e autore dei testi per il Povolâr Ensemble, una delle migliori realtà musicali legate a una stagione di profondo rinnovamento partendo dalle radici popolari, Ferigo è stato autore mosso da una forte spinta libertaria, che usando il friulano nella sua varietà locale ha dipinto un’umanità di conterranei diversa da quella delle ‘cartoline’.
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Nella Grotta dei formaggi – In Val Colvera Anup Canuti affina le forme nelle viscere dei Landris dove vivono le aganis. Il suo mito è l’orafo sudtirolese del latte Hansi Baumgartner.
Non è semplice passare attraverso una fessura nella roccia per entrare in una cavità, modellata nei secoli, lungo le pendici del monte Jouf. Poi, però, si apre uno scenario da restare a bocca aperta. È il mondo di Anup Canuti, il giovane che in Val Colvera ha l’Officina dei sapori, dove ci mette professionalità e passione. Il luogo è quello dei Landris, costituito da un susseguirsi di erosioni carsiche, in comune di Frisanco, a un tiro di schioppo da Poffabro.
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Rossitto: “La voglia di vincere non è finita” – L’ex centrocampista friulano vede in Andrea Sottil la vera chiave di svolta per la squadra e non teme brutte sorprese: “Con lui si può avviare un nuovo ciclo”.
Udinese in frenata? Se lo chiedono in molti, dopo i risultati delle ultime tre gare in campionato e l’eliminazione in Coppa Italia. Il timore che il giocattolo si sia rotto, l’idea di un ‘ridimensionamento’ improvviso della potenzialità della squadra è il pensiero che sembra serpeggiare nei Gli allenatori sono sempre in discussione. In serie A, quattro società hanno già cambiato guida tecnica ma anche diverse altre ci hanno comunque pensato. Dalla Juventus, per cui la missione è più difficile, alla Salernitana, che chiede a Nicola non più solo la salvezza ma almeno il decimo posto.
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