Blindati dentro casa sperando che passi – L’ONDATA CHE NON SI VEDE. Sono ormai migliaia i cittadini chiusi tra le pareti domestiche. Sono positivi o conviventi con famigliari che hanno contratto il virus. E tra loro tanti amministratori pubblici
Migliaia di cittadini sono tappati in casa in quanto positivi al tampone o perché sono in attesa di farlo, dopo che un famigliare si è contagiato. Si tratta di oltre 13.600 persone (dato del 27 novembre), cifra più che quadruplicata rispetto a un mese addietro, quando tra le pareti domestiche erano confinati in poco più di 3.200. Il decorso della malattia per alcuni avviene senza problemi, per altri a si rivela una vera e propria via crucis anche se non è stato necessario il ricovero e sono bastate le attenzioni del medico curante e del medico dell’unità speciale di continuità assistenziale (Usca).
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Le unità speciali nella guerra al Covid-19 – MARCO ROCCHETTO, dell’Usca di Maniago, spiega come lavorano i medici impegnati nella cura dei pazienti confinati dentro casa: l’obbiettivo è limitare i ricoveri
Affrontare il Covid-19 ai primi sintomi, limitando al massimo il ricovero in ospedale. E’ il principio alla base dell’istituzione delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), composte da medici collocati nei vari distretti sanitari. Spetta a questi medici, in accordo con i medici di famiglia, valutare e monitorare lo stato di salute dei soggetti con i sintomi del Covid-19, che non necessitano di ricovero ospedaliero. Marco Rocchetto, medico di medicina generale, presta il proprio servizio nell’Usca di Maniago. L’unità speciale può contare su due dottori che si alternano dalle 8 alle 20 con un turno di sei ore, supportati logisticamente dal personale sanitario del distretto.
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La rete invisibile che aiuta chi è isolato – SOLIDARIETÀ CONCRETA. Chi si trova in isolamento e i molti anziani che vivono soli possono contare sul sostegno di parenti, vicini e delle associazioni sempre attive
Non ci sono soltanto i positivi al Covid-19 o sospetti tali a essere chiusi in casa. Questa condizione riguarda moltissimi anziani e persone, fragili a causa delle loro precarie condizioni di salute, che hanno nel confinamento uno dei pochi strumenti per sfuggire al virus. Nei paesi la situazione è resa se possibile più gravosa dal fatto che spesso le abitazioni sono distanti dal supermercato e che è scomparsa la maggior parte dei negozi di vicinato.
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La metamorfosi degli atenei dopo il virus – STEFANO CESCO. La pandemia impone a tutto il settore dell’istruzione di ripensare programmi didattici, organizzazione e anche gli strumenti per garantire l’uguaglianza sociale. Ecco i risultati di un laboratorio di idee tra rettori e presidi
Il mondo accademico si interroga su quello che sarà di lui dopo la pandemia. L’obbligo di distanziamento sociale e, la conseguente, didattica a distanza di massa hanno rimescolato le carte, non soltanto nella modalità di rapporto tra docenti e studenti, ma nella stessa organizzazione accademica, nei programmi, nelle infrastrutture tecnologiche e perfino nell’uguaglianza sociale.
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Le luminarie ‘salvano’ il Covid-Natale in città – UDINE. Soltanto le luci, che illuminano vie e torri, rendono l’idea delle feste durante la pandemia. E’ prevista almeno l’installazione di un presepe a grandezza naturale in piazza Matteotti
Natale, quando arriva arriva, recitava una vecchia pubblicità e arriva anche in epoca Covid. Peccato che ci sia poco da festeggiare. Quest’anno più che mai chi crede troverà conforto nella fede, anche se sarà difficile, non potendo partecipare alle tradizionali messe, neanche a quella di mezzanotte, anticipata, o sostituita da celebrazioni online. E non potendo nemmeno assistere ai concerti che accompagnavano non solo i fedeli fino alla vigilia ed erano eseguiti, per tradizione, all’interno delle chiese, anche in quelle del capoluogo.
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Un doppio regalo sotto l’albero – UDINE. Coldiretti lancia l’appello ai consumatori friulani di preferire per i propri regali l’agroalimentare locale, in questa maniera si potrà dare una mano alle imprese del territorio. E per ogni acquisto una parte sarà devoluta a una Onlus
Il Natale a km zero non è mai stato così buono e quest’anno lo sarà ancora di più. Coldiretti Friuli-Venezia Giulia, attraverso Campagna Amica, ha organizzato in occasione delle feste di fine anno un modo facile per acquistare anche da casa il meglio dei prodotti delle aziende agricole della regione presenti nei tre mercati coperti attivi sotto il marchio appunto di Campagna Amica: a Udine (in via Tricesimo 2, zona Piazzale Chiavris), a Pordenone (in via Roma 4) e a Gorizia (in via IX Agosto 4/b).
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Come sopravvivere a un Natale ‘sobrio’ – IDEE ALTERNATIVE: regali, pranzi, decorazioni per godersi le feste nonostante il 2020
Senso di sospensione e smarrimento sono i sentimenti delle festività natalizie in quest’anno tragico. Eppure celebrare il Natale nel miglior modo possibile con tutte le precauzioni del caso può rappresentare una tregua rispetto alle preoccupazioni quotidiane. Anche pensare ai regali per le persone care è un piacevole diversivo che ci aiuta a sopportare questa difficile situazione. Come sempre, la scelta del regalo perfetto è un sottile equilibrismo tra i gusti di chi preparerà il dono e i desideri della persona che lo riceverà.
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Le mostre ‘social’ danno nuova vita all’arte – ZEROPIXEL FESTIVAL, interamente dedicato alla fotografia analogica, ha scelto la strada del digitale e dello streaming per presentare le 13 mostre in programma, visibili oltre la data di chiusura del 6 dicembre
Il progetto era ambizioso, come nelle edizioni precedenti. Per il settimo anno, Acquamarina e Silver Age avevano organizzato ZeroPixel Festival, rassegna dedicata alla fotografia analogica, che dal 7 novembre al 6 dicembre doveva presentare una ventina di eventi in regione legati dal tema della musica come espressione che riunisce arte, scienza e matematica.
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In difesa di una materia violentata e dimenticata – BREVE STORIA DEL FRIULI. Il nuovo libro di Angelo Floramo ripercorre il nostro passato, dal paleolitico ai giorni nostri, perché l’ignoranza dei giovani può generare oggi nuovi mostri
La conoscenza del passato serve per interpretare il presente e per immaginare il futuro. È per questo che lo scrittore e intellettuale Angelo Floramo ha voluto scrivere la “Breve storia del Friuli”, edita da Newton Compton, per contrastare una pigrizia diffusa che rischia di costare molto caro alla nostra comunità e non solo.
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“Il mio rap in friulano per capire il mondo” – DJ TUBET pubblica il primo album solista in 25 anni di carriera: ‘Fin cumò’. Una raccolta di brani hip-hop e reggae in friulano, italiano e altre lingue, con la collaborazione di artisti da tutto il mondo: “L’incontro tra popoli ci salverà”
La sua discografia ufficiale era ferma dal 2011, l’anno della ristampa del suo ultimo album con i R.esistence in dub, esempio unico di musica in levare ‘tecnologica’ in lenghe. Nei dieci anni successivi, 2020 compreso, il rapper e improvvisatore Dj Tubet – cui nel 2015 è stato pure dedicato un graffito, a Gemona dal writer Kerotoo, per i 20 anni di carriera – ha inciso e pubblicato online una caterva di brani. Proprio nell’anno in cui tutti sono costretti a scegliere la rete, Mauro Tubetti va controcorrente, pubblicando il primo album.
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Forestieri, il ritorno che non ti aspetti – GIOCATORE-RIVELAZIONE degli ultimi turni, l’argentino passato brevemente per Udine nel 2010 ha contribuito alle due ultime vittorie con le sue qualità, illustrate dallo psicologo Mauro Gatti: umiltà e determinazione
Il mercato estivo dell’Udinese ha riservato diverse sorprese. Sicuramente Deulofeu rappresenta quello che si può definire ‘il botto’, ma ci sono stati anche alcuni cavalli di ritorno a cui nessuno pensava e che hanno avuto valenze diverse. Se Pereyra è stato quello di maggior qualità, e Pussetto il più atteso dalla piazza, il terzo rientro argentino è il più inaspettato.
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