Legambiente Gorizia Aps assieme al Circolo Legambiente di Monfalcone, con il coordinamento della sezione regionale di Legambiente Fvg, sotto la direzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha dato il suo sostegno a un’azione di Citizen Science, che ha visto impegnati due istituti scolastici di Gorizia: l’Isis D’Annunzio e la scuola media Ascoli.
Gli alunni della classe 4ABA dell’indirizzo Biotecnologie Ambientali dell’istituto superiore hanno seguito e coordinato il progetto in tutte le sue fasi, compresa l’attività di tutoraggio agli entusiasti studenti della scuola media durante le attività di campionamento sul campo.
Il 30 novembre la presidente di Legambiente Gorizia Aps, insieme ad alcuni volontari delle associazioni, ha accompagnato docenti e studenti nel Parco dell’Isonzo di Campagnuzza- Sant’Andrea, fino sul greto del fiume, dove si è svolta una raccolta di rifiuti spiaggiati e di micro-plastica nell’acqua. L’iniziativa, denominata ‘Plastic Pirates- GO Europe!’, partita in Germania nel 2020, riguarda ora tutta l’Unione Europea.
Come previsto dal protocollo del campionamento, appreso tramite un percorso di formazione online svolto dai ragazzi dell’Isis D’Annunzio nelle settimane precedenti, i ragazzi di Gorizia hanno documentato con brevi video e fotografie tutta l’attività, che è poi proseguita nel laboratorio del D’Annunzio con l’analisi dell’acqua raccolta, la registrazione dei dati rilevati sul portale Plastic Pirates – Go Europe! (plastic-pirates.eu) e la realizzazione di un report relativo all’attività che è stato caricato sul giornale scolastico “D’Annunzio Scientific WEB Journal”.
I dati finali caricati sull’apposito sito web saranno elaborati dai ricercatori del CNR e condivisi con tutti i partner europei della campagna.
Oltre ai rifiuti plastici e a un bossolo di cartuccia da caccia, sul greto sono stati rinvenuti anche alcuni manufatti, verosimilmente in cemento-amianto, probabili vecchi scarti di lavorazione di una fabbrica situata a monte.
Il progetto di scienza dal basso, finanziato dalla Commissione Europea, si avvale dell’importante contributo dei giovani cittadini alla ricerca sullo stato dei fiumi europei, in particolare per quanta riguarda l’inquinamento da materie plastiche; esso mira ad accrescere la consapevolezza della popolazione circa la presenza di materiale plastico nell’ambiente e di micro-plastica nell’acqua, sempre più dannosi per la salute umana e degli ecosistemi, e si spera possa contribuire a determinare dei comportamenti virtuosi e rispettosi dell’ambiente da parte di tutti.