E’ stata presentata oggi a Udine, nella sede della Regione, La Vos dai Furlans, la nuova testata pubblicata dal gruppo Mediafriuli che comprende un settimanale cartaceo e un sito web in lingua friulana.
“La lingua per restare viva deve essere usata tutti i giorni e per qualsiasi occasione. Dopo aver portato avanti, dal 2015 a oggi, i progetti per i bambini, oggi si apre un nuovo capitolo del nostro lavoro. Nasce “La Vôs dai Furlans”, un giornale settimanale e un sito web, che intende raccontare cronaca, cultura, sport e molto altro in sola lingua friulana. Temiamo che se il friulano viene utilizzato solo per scrivere di storia e cultura del Friuli, farà la fine del latino, ovvero una lingua sì insegnata, ma di fatto morta” afferma Rossano Cattivello, direttore responsabile de La Vos dai Furlans. “Invece, intendiamo usare il friulano per raccontare di un incidente, di un affare politico, di una partita vinta, di un concerto rock: vogliamo parlare di tutto in friulano. E lo facciamo per farci leggere soprattutto da quei friulani che, qui e nel mondo, parlano in marilenghe, ma non sono abituati a leggerlo e ancora meno a scriverlo”.
“Questo giornale ha radici robuste nel passato, ma guarda al futuro parlando del presente. Qualcuno potrebbe chiederci… perché lo fate? La risposta è semplice: noi crediamo che la lingua possa essere utilizzata per tenere unito un popolo così da difendere e far crescere la qualità della vita nostra e dei nostri figli. Niente di più, ma nemmeno niente di meno”.
“La Vos dai Furlans – spiega Alfonso Di Leva, direttore editoriale del gruppo Mediafriuli – nasce all’insegna di un preciso impegno civico e in spirito di servizio. Siamo convinti che una lingua, per essere viva, deve essere usata in ogni momento della vita della comunità, compreso quello del diritto dei cittadini a scegliere come informarsi ed essere informati. E siamo convinti che gli strumenti della comunicazione nella lingua identitaria sono chiamati a una vera e propria sfida: quella di diventare fattori fondamentali della identità e della coesione della comunità. Una sfida che vogliamo vincere”.
“Per la diffusione e promozione della lingua friulana il tema dell’informazione giornalistica è centrale: una comunità ha bisogno di vedere corrisposto questo servizio, perché è il modo più diretto per avere un approccio con una lingua nella quotidianità. La Regione ha finanziato con 100 mila euro per un triennio un bando gestito da Arlef e oggi riempie d’orgoglio tenere a battesimo una nuova iniziativa editoriale tutta in friulano” ha sottolineato l’assessore regionale alle Lingue minoritarie Pierpaolo Roberti, alla presentazione assieme al presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin.
Roberti ha salutato con grande favore una realtà imprenditoriale che ha deciso di partire con una striscia di informazione televisiva e che, rendendosi conto della richiesta da parte del pubblico, ha maturato la consapevolezza che sia non solo sostenibile ma anche conveniente ampliare quell’offerta. A tal proposito l’assessore ha auspicato che, confermato il sostegno dell’amministrazione regionale, alla fine del triennio “si arrivi al termine di questo percorso con un giornale che venda e vada a gonfie vele procedendo senza sostegno pubblico. E’ un augurio che faccio di cuore – ha aggiunto – perché vorrà dire che la risposta sarà stata anche superiore alle aspettative”.
Nel rimarcare come questa sia “una prima volta” che si affianca alle tante altre a cui l’amministrazione regionale ha contribuito in questi anni, Roberti ha definito il progetto come “un percorso che fa capire quanto questa regione abbia le opportunità per crescere sotto tutti i punti di vista, perché quando riusciamo a lavorare tutti quanti insieme, a prescindere dai ruoli e dalle appartenenze, anche politiche, portiamo a casa risultati decisivi”.
Un esempio di percorso condiviso – è stato citato – è stato recentemente anche il Piano regionale di politica linguistica, redatto da Arlef: si è trattato, ha rimarcato Roberti, di un percorso che ha visto approvare all’unanimità tutte le proposte da parte della Giunta per mettere molte risorse a beneficio della promozione della lingua sul territorio.
“Un bellissimo esempio di gioco di squadra, nel segno dell’alleanza tra pubblico e privato”. Così Piero Mauro Zanin, che ha aggiunto: “È un passaggio importante per far diventare veicolare la lingua friulana utilizzandola in tutti i contesti, compreso quello della cronaca. E non è affatto un segno di provincialismo come si pensava erroneamente una volta, ma la difesa dell’identità e delle radici contro tutte le omologazioni”.
“Tutela e valorizzazione della lingua porteranno con sé – ha proseguito il presidente – anche benefici per tutto il sistema economico. Non dobbiamo mai vergognarci della nostra lingua e l’obiettivo è raggiungere il livello di consapevolezza che c’è in Catalogna, dove anche i professori universitari tengono lezione nella lingua locale. Noi in questi anni abbiamo fatto qualche passo in avanti, anche con le produzioni teatrali in friulano, e bisogna continuare su questa strada”.
Hanno partecipato alla presentazione anche il presidente dell’Arlef Eros Cisilino, il parlamentare Graziano Pizzimenti, il consigliere regionale Massimo Moretuzzo e il sindaco di Udine, Pietro Fontanini.
“La nuova testata in lingua friulana è un passo importante per la promozione del friulano, per veicolarne l’uso in tutti i contesti (quindi anche quello informativo), e per lo sviluppo delle competenze nella stessa lingua”. Così il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo. “La presenza della lingua friulana negli organi di informazione, soprattutto nella forma scritta, è strategica poiché, da un lato, riconosce il fatto che il friulano può essere utilizzato in ogni situazione della vita quotidiana e, dall’altro, favorisce la diffusione dell’alfabetizzazione, che va incentivata se vogliamo garantire un futuro alla lingua, che è anche veicolo di identità e appartenenza – continua Moretuzzo –. Se consideriamo che, secondo le proiezioni contenute nel Piano generale di politica linguistica per la lingua friulana 2021-25, proposto dall’Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, 100 mila parlanti regolari la lingua friulana spariranno entro il 2050, quasi un quarto degli attuali, questa nuova iniziativa editoriale può veicolare un’azione efficace per incentivare la lettura in lingua friulana e favorire l’apprendimento di quella scritta. Non è un mistero, infatti, che non sono molti i friulani che sanno leggere nella loro lingua e meno ancora la scrivono. Salutiamo, dunque, con favore la nascita de “La Vôs dai Furlans” anche grazie a una realtà imprenditoriale che ha fortemente creduto in questo progetto, comprendendone le potenzialità”.
“Siamo convinti che promuovere l’uso della lingua friulana, e la diversità linguistica in genere, sia cruciale per la crescita sociale, civile ed economica del Fvg, la cui autonomia e specialità trovano fondamento proprio nella presenza delle minoranze linguistiche e nella loro tutela”, conclude il capogruppo del Patto per l’Autonomia.