78° 44.280’ S, Baia delle Balene. Sono le coordinate del punto da poco toccato dalla rompighiaccio Laura Bassi, il più meridionale mai raggiunto nel Mare di Ross, in Antartide, e, in generale, il più a sud mai raggiunto da una nave.
La rompighiaccio dell’Ogs, impegnata nel corso della campagna oceanografica della 38° Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), ha cosi battuto un record mondiale assoluto.
L’area fino a oggi ancora inesplorata è stata raggiunta per effettuare i campionamenti previsti nell’ambito del progetto “BIOCLEVER” (Biophysical coupling structuring the larval and juvenile fish community of the Ross Sea continental shelf: a multidisciplinary approach) coordinato dall’Istituto di scienze polari (Cnr-Isp) del Consiglio nazionale delle ricerche, grazie anche alla collaborazione dell’osservatorio marino MORSea (Università Parthenope).
I primi risultati dello studio dei parametri fisici dell’acqua marina hanno evidenziato la presenza di acqua particolarmente fredda e si confermano di grande importanza per lo studio della dinamica delle correnti nel Mare di Ross. Inoltre, una prima analisi del materiale prelevato ha evidenziato un’elevata densità di stadi larvali e giovanili di specie ittiche, evidenziando la presenza di alcune varietà raramente osservate nel Mare di Ross e di una grande quantità di alghe unicellulari che denotano un’elevata produzione primaria e incoraggiano ulteriori ricerche.
“La ricerca italiana segna oggi un altro importante traguardo: la nave rompighiaccio ‘Laura Bassi’ dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale ha toccato il punto più a Sud mai raggiunto da un’imbarcazione in Antartide. Un record mondiale che consentirà ai ricercatori di effettuare importanti campionamenti nell’ambito delle ricerche sugli effetti dei cambiamenti climatici. L’Italia è una Paese di ricercatori. Ogni euro speso per la ricerca è un investimento per la crescita non solo dell’Italia. Il nostro obiettivo è garantirle sempre maggiore attenzione, aumentando gli investimenti ma anche puntando a fare sistema tra tutte le nostre eccellenze scientifiche. Un sistema come quello di Trieste, della sua Università, di cui oggi abbiamo inaugurato l’anno accademico, e dell’Istituto nazionale di oceanografia che ci ha regalato con la ‘Laura Bassi’ un risultato straordinario”. Così, in una nota, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
“I miei complimenti al capitano Franco Sedmak e al suo equipaggio per il grande traguardo raggiunto, toccare il punto più a sud del Mondo, nel mare della Baia delle Balene, mai raggiunto prima da una nave”, commenta la deputata triestina Nicole Matteoni di Fratelli d’Italia. “Oltre a questo record, conseguito nel corso della 38esima spedizione italiana del programma nazionale di ricerche in Antartide, importanti i primi risultati degli studi dei suoi ricercatori per tutta la comunità scientifica italiana”.
“Studi per i quali va un ringraziamento particolare va al MIUR per lo stanziamento di fondi, agli Enti nazionali che studiano queste aree e ne gestiscono le infrastrutture, al supporto di ENEA, tutte istituzionali che hanno stilato un accordo per la gestione della nuova nave che realizzerà i nuovi obiettivi scientifici nel mare di Ross. Ho immenso piacere inoltre che il record sia stato raggiunto dalla nave oceanografica dell’OGS, Istituto che fa parte del nostro protocollo appena rinnovato, Trieste Città della conoscenza. Un protocollo che il Comune di Trieste sostiene per investire e promuovere la divulgazione della ricerca scientifica, fiore all’occhiello del nostro territorio”.
“Ho avuto l’onore di visitare la Laura Bassi, una nave incredibile orgoglio per la nostra Nazione. Complimenti a tutto l’Istituto, al loro direttore e a tutto l’equipaggio per l’importante risultato raggiunto. La nave partita dal porto di Trieste porta il nome della scienziata italiana prima donna al mondo nel 1700 ad ottenere una cattedra universitaria”, conclude Matteoni.