La famiglia Alberti festeggia l’anniversario dei 115 anni dell’azienda, che da generazioni è insediata a San Daniele del Friuli dove, dal 1963, ha registrato il marchio ‘La Casa del Prosciutto’.
La lunghissima tradizione imprenditoriale parte, però, ben prima, dagli inizi del 1700 con attività agricole, molitorie e commerciali. Luigi Alberti creò nel 1875, nel vicino paese di Fagagna, l’attività di ‘commercio coloniali, cereali, spezie, salumi e vini’.
Il figlio Osvaldo, nel 1906 trasferì l’azienda a San Daniele, tenendo conto che gli scambi commerciali nella cittadina collinare erano meglio organizzati, ampliando subito l’attività e offrendo anche il servizio di trasporto di prodotti alimentari tramite carri trainati da cavalli oltre che di commercio di tutti i prodotti di prima necessità.
A quei tempi, tenendo conto della Grande Guerra, la figura del commerciante era di vitale importanza anche perché c’era scarsità di denaro che spesso veniva sostituito con un vero e proprio ‘baratto’. In pratica Osvaldo riusciva a fornire all’ingrosso e al dettaglio merci di prima necessità ma, non essendoci denaro in circolazione, accettava come compenso delle quantità corrispondenti in valore di prodotti della terra tipo cereali, legnami e animali. Da questi scambi pian piano si venne a formare un fiorente commercio di animali da cortile, suini, bovini e altro, tanto da formare un rinomato centro di commerci per tutta la zona collinare. L’azienda Alberti forniva prodotti e servizi alla prima Macelleria Sociale Cooperativa che aveva sede sempre a San Daniele.
A seguito della crisi del 1929 l’azienda Alberti ebbe serie difficoltà, ma Osvaldo tenne sempre salde le redini. Arriviamo agli anni ’30/40, nei quali lo scambio si faceva sempre più specifico nell’ambito del suino. In questo periodo Osvaldo si organizzò sistematicamente per lavorare i prodotti derivati dal maiale e, in particolare, utilizzando le cosce di “suini neri” provenienti dalla vicina Fagagna.
Osvaldo ebbe da sua moglie Anna Vidoni tre figli: Maria, Teresa e Napoleone. Le due femmine, sposandosi, lasciarono San Daniele mentre Napoleone dovette arruolarsi e combattere nella Seconda Guerra Mondiale rimanendo poi prigioniero per ben sette anni. Rientrato dalla prigionia, Napoleone conobbe la sua futura compagna Caterina Castellani che, al tempo, lavorava nell’azienda agricola di famiglia situata nella vicina frazione di Cimano e all’antica osteria Moretti in centro a San Daniele. Caterina e Naoleone si sposarono nel 1951.
Osvaldo tenendo conto del carattere imprenditoriale e dalla forza di volontà della nuora Caterina, nel 1954 decise di affidare a lei le redini dell’azienda anche perché il figlio Napoleone decise di svolgere un mestiere diverso, facendo il ‘daziere’. Nel 1963 viene così registrato il marchio “La Casa del Prosciutto”.
Arriviamo agli anni ’70 e al terremoto del 1976, che causò notevoli danni alle strutture dell’azienda, tanto da doverne demolire diversi settori. Nonostante le difficoltà Caterina decise di completare subito i lavori di ricostruzione in modo tale da riaprire il più presto possibile il prosciuttificio, il negozio e anche l’osteria. Gli anni successivi furono caratterizzati da un continuo acquisto d’immobili, creando le basi per la costruzione completa di uno stabilimento produttivo organizzato e omologato alle normative comunitarie nel pieno centro storico di San Daniele del Friuli.
Negli anni ’90 La Casa del Prosciutto, dopo un importante intervento edilizio e di adeguamento tecnologico, viene ulteriormente ammodernata e ampliata, portando la produzione a circa 12.000 pezzi annui.
Dal 2013 le redini dell’azienda sono passate totalmente a Carlo Alberti che, dopo un nuovo importante intervento di ristrutturazione, ha rinnovato e ri-ammodernato tutto il complesso aziendale coinvolgendo anche i figli Marco e Luca – che si sono laureati in Business Intercultural Management all’Università di Villach e in Scienze e Cultura della Gastronomia e Ristorazione all’Università di Padova – che rappresentano ormai la quinta generazione aziendale.