Due giornate dedicate agli spumanti siciliani organizzate dal network Bubble’s Italia, il 23 e 24 febbraio a Catania, a confronto con bollicine del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.
In collaborazione con la locale Associazione sommelier, Andrea Zanfi, editore di Bubble’s e ideatore di Spumantitalia, assieme a Stefano Cosma, storico del vino e giornalista, hanno organizzato diversi appuntamenti. Giovedì 23 alle 16 un Talk Show, alla presenza del presidente del Consorzio DOC Sicilia, Antonio Rallo, e dei delegati di AIS, FIS, ONAV, FISAR.
Mentre venerdì 24 febbraio alle 9.30 ci sarà la prima MasterClass, dal titolo “Il frutto nel bicchiere: i valori del metodo italiano a confronto”, e alle 11.30 la seconda MasterClass “Il Metodo Classico a confronto fra Sicilia e resto d’Italia”, in una degustazione alla cieca. Sarà presente Gaetano Aprile, direttore dell’Istituto regionale del vino e dell’olio della Sicilia.
Fra gli spumanti siciliani quelli delle aziende Caruso & Minnini, Bagliesi, Cantine Russo, Principe di Corleone, Gorghi Tondi, Destro, Gurrieri, Santa Tresa, Casa Grazia, Murgo e Cantina Cambria. Nelle due MasterClass con le bollicine di Sicilia si confronteranno anche due vini mossi della Cantina Produttori Cormòns: la Ribolla Gialla Brut, metodo Charmat o Martinotti, e il Kremaun, metodo Classico ottenuto da uve di Pinot bianco e Chardonnay.
“Da anni il lavoro che svolge il Network Bubble’s è quello di dare valore al sistema spumantistico nazionale nel quale si sta toccando il vertice di quasi un miliardo di bottiglie prodotte, soprattutto grazie al Prosecco del Veneto e del Friuli. Numeri impressionanti – dichiara Zanfi – che in qualche modo richiedono attenzione e una verifica di cosa potrebbe riservare il futuro”.
“In quest’ottica ci è sembrato doveroso confrontarci con la Sicilia, terra che più di altre ha innescato un meccanismo quantitativo e qualitativo di sviluppo del campo spumantistico – spiega Cosma – anche se ha radici antiche proprio nel Catanese, dove il barone Spitaleri già nel 1885 vinceva medaglie con il suo spumante Etna, ricavato dalle uve francesi che esso coltiva a 1.200 metri sul livello del mare. Oggi, invece, in Sicilia si utilizzano vitigni autoctoni come Nero d’Avola, Frappato, Nerello Mascalese e Catarratto”.