Agganciandosi al tema dell’Expo, il Cicap sta studiando le superstizioni alimentari, “perché l’alimentazione – spiega Giuliano Bettella, coordinatore del Cicap Fvg – riguarda tutti e la sua sicurezza rappresenta un corpus complesso. Purtroppo, ci troviamo di fronte a situazioni di disinformazione generale. Certe credenze corrono nella Rete e si alimentano del passa parola al bar, piuttosto che dalla parrucchiera”.
Senza contare che, se a dare un’informazione scorretta è persona degna di stima e fiducia, la notizia non viene nemmeno verificata, ma data come certa. “Si pensi ai tennisti che mangiano banane, esempio semplice, ma efficace. Tutti siamo portati a pensare che siano ricche di potassio, che serve a recuperare dopo uno sforzo fisico. In realtà, consultando la tabella degli alimenti, le banane sono al 130° posto per presenza di potassio. Stesso discorso può valere per gli spinaci ricchi di ferro. I problemi adesso possono venire dai cibi falsamente biologici, da quelli privi di glutine e quant’altro. Mode che possono avere conseguenze. Un esempio che faccio sempre è quello delle aflatossine, tra i più potenti cancerogeni, assolutamente naturali. Presenti nelle muffe e in vari alimenti, non dipendono certo dall’inquinamento o dagli addittivi”.