Svariate le progettazioni introdotte dalla Fondazione Osf, Cittadella della Formazione e della Solidarietà, in questo momento di emergenza: didattica a distanza per gli allievi della Scuola Professionale e della Scuola Paritaria “Naonis Studim,”, progetti on line (SpecialMente@casa) e alternativi ai Centri Diurni per persone con disabilità, servizi per bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni.
In collaborazione con i Comuni di Prata di Pordenone, San Quirino, Pravisdomini, Azzano Decimo e Porcia, la Fondazione OSF ha dato il via a due servizi on line: Compiti@casa rivolta ai bambini che frequentano le ludoteche di Prata di Pordenone; C@G 2.0 (Centro di Aggregazione on line) per i ragazzi che partecipano ai Centri di Aggregazione Giovanile di San Quirino, Azzano Decimo, Prata, Pravisdomini e del Centro Giovani di Porcia. Questi due servizi nascono dalla consapevolezza che fermare l’intervento educativo rischia di penalizzare ulteriormente chi vive già una condizione di disagio e di avere dei costi sociali enormi per un’intera generazione di studenti e per la comunità.
Il Presidente della Fondazione Osf, Eugenio Adriano Rosset, assicura alle famiglie e ai bambini la presenza e la vicinanza della Fondazione in questo complesso momento di generalizzato isolamento sociale: “In questo periodo di emergenza Coronavirus crediamo sia necessario avere un’attenzione particolare per i bambini più vulnerabili, già a rischio di insuccesso scolastico, che non devono sentirsi soli o abbandonati nella complessa gestione dello studio a casa. Continuiamo a fare scuola e comunità, anche a distanza: con questi progetti vogliamo sostenere come sempre i bambini, i ragazzi e le famiglie dal punto di vista sociale, psicologico e di possibilità”.
Compiti@casa
La didattica a distanza sta sicuramente rispondendo ad un bisogno educativo, oltre che scolastico, essenziale: evita di trasformare, grazie alla routine delle lezioni, il tempo dell’isolamento in un tempo indefinito e disordinato. D’altro canto, però, ha messo in luce le difficoltà contingenti che i genitori devono affrontare per seguire i propri figli nello svolgimento dei compiti e nella partecipazione alle lezioni on-line. Molti genitori, infatti, vivono situazioni di distress determinate dall’emergenza attuale: la non sempre agevole gestione dello smart working, la possibile perdita del lavoro; un contesto abitativo limitato, che impone condivisioni forzate; dispositivi informatici insufficienti o inadeguati alla necessità di lavoro e di studio della famiglia. La proposta della Fondazione Osf muove da queste considerazioni per proporre un servizio che abbia la finalità generale di sostenere i ragazzi che rilevano difficoltà scolastiche, ma anche “sgravare”, seppur in parte, i genitori.
Il servizio di assistenza a distanza è seguito dagli educatori che durante l’anno accolgono i bambini delle Ludoteche del Comune di Prata di Pordenone, garantendo a 60 bambini un accompagnamento educativo e didattico virtuale, secondo un rapporto uno a uno, per permettergli di rimanere al passo con il programma e di essere aiutati nello svolgimento dei compiti che vengono assegnati dalle insegnanti della Scuola Primaria (elementari) durante le lezioni on-line.
Per i Comuni di San Quirino e Prata, La Fondazione OSF garantisce il servizio di assistenza nello svolgimento dei compiti anche agli studenti della Scuola Secondaria di primo grado (Medie). Tale servizio nasce dall’esigenza di fornire un particolare supporto agli allievi di Terza Media, che a breve dovranno affrontare l’esame di Licenza.
C@G 2.0 (Centro di Aggregazione on line)
Sugli adolescenti c’è un aspetto importante da sottolineare. In questo periodo si sono imbattuti nelle dimensioni della responsabilità e del sacrificio, impensabili pochi giorni fa e ora necessari. Nulla è più impegnativo che togliere la libertà a una persona e ai ragazzi è stato chiesto di rimanere “imprigionati” proprio in una fase della vita che per definizione è nel fuori e vive di esplorazione e di relazione. Di qui l’importanza di mantenere la relazioni con i pari e con gli educatori che li seguivano nei Centri di Aggregazione Giovanile, anche per evitare che i ragazzi già a rischio di ritiro sociale diventino hikikomori (manifestino un disagio adattivo sociale) o si perdano nell’online.
La proposta C@G 2.0 vede l’attivazione appuntamenti settimanali: attraverso le videochiamate di gruppo gli educatori presenteranno laboratori, condurranno giochi, proporranno la lettura di libri e fumetti, la visione di film, visiteranno mostre virtuali, organizzeranno eventi a distanza o semplicemente ascolteranno singolarmente e in gruppo i ragazzi. Nella consapevolezza che questo momento può trasformarsi in un’opportunità per comprendere l’importanza e la forza dei legami, che, quando vengono attivati, svolgono una potente funzione protettiva, generativa (permettono ai ragazzi di agire efficacemente e contribuire creativamente a ciò che li circonda) e di sostegno.