Il clima dello scorso anno ha favorito la viticoltura del Friuli occidentale. A dirlo è l’indagine congiunturale sulle imprese vitivinicole commissionata dalla sede pordenonese della Camera di Commercio di Pordenone e Udine.
Stando ai dati, ben il 65,2% delle aziende del settore intervistate ha giudicato positivamente l’andamento meteorologico dell’annata e il 57,9% ha certificato un aumento della produzione, contro l’11,6% che ha dato parere negativo. Una netta inversione di tendenza rispetto al 2017, quando il 7,7% si era detto soddisfatto del tempo atmosferico e il 61,5% se ne era lamentato.
Diverso il discorso delle vendite e del reddito d’azienda. Il 40% delle imprese ha dichiarato un calo rispetto al 2017. “Per esprimere un giudizio complessivo – commentato il vice presidente della Camera di Commercio, Giovanni Pavan – bisognerà attendere la prossima rilevazione per capire se il buon andamento della produzione 2018 influirà positivamente su vendite e redditività”.
Punto dolente per le aziende è stato invece l’accesso al credito: oltre il 70% degli intervistati ha dichiarato che le difficoltà sono rimaste invariate rispetto a due anni fa e il 15,4% ha segnalato ostacoli maggiori, specie per la realizzazione di investimenti.
“C’è da prevedere – aggiunge Marco De Munari, componente della Giunta Camerale in rappresentanza del settore Agricoltura – una riduzione dei prezzi legata alle abbondanti produzioni 2018 e a un graduale equilibrio del mercato dei vini trainanti dopo anni di euforia. L’aumento dei costi è dovuto anche agli investimenti che le imprese stanno attuando per la maggiore sostenibilità ambientale delle coltivazioni, come conferma – conclude – il minore uso di diserbanti e fitofarmaci”.