Continua la crescita del Prosciutto di San Daniele che nel 2022 ha raggiunto una produzione di 2,6 milioni di cosce (+1,5% sul 2021), provenienti da 3.579 allevamenti situati nel Centro-nord Italia, conferite dai 41 macelli ai 31 stabilimenti produttivi aderenti al Consorzio di tutela.
Nel 2022 – riferisce il Consorzio del Prosciutto di San Daniele – la quota di export ha rappresentato il 17% della produzione totale, mentre il restante 83% ha raggiunto il mercato nazionale.
Delle quote indirizzate al mercato estero, il 57% è stato destinato al mercato europeo, mentre il 43% ha raggiunto altri Paesi terzi.
I Paesi che detengono la percentuale più rilevante sono Francia (27% del totale esportato), Stati Uniti (19%), Germania (12%), Australia (11%), Belgio (7%) e Svizzera (6%). Francia e Stati Uniti hanno registrato, rispetto all’anno precedente, rispettivamente un +8% e un +2%.
“I principali sei Paesi- sottolinea il Consorzio- costituiscono l’82% del prodotto esportato ai quali si aggiungono i risultati positivi che provengono da Polonia, Austria, Paesi Bassi, Canada e Brasile”.
Trend positivo anche per gli indici relativi alla produzione di vaschette di pre-affettato: con più di 21,7 milioni di confezioni certificate, corrispondenti a 405.000 prosciutti e a oltre 1,90 milioni di chilogrammi, “la vendita di pre-affettato in vaschetta si è riconfermata – sottolinea il Conzorzio – un trend di vendita molto performante per il Prosciutto di San Daniele Dop, in linea con i nuovi stili di vita della clientela e le nuove modalità di consumo”
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