Nella scenografica cornice di Palazzo Palladio – ovvero la dimora Antonini-Maseri già sede di Banca d’Italia da poco acquisita dall’ateneo friulano – è stato presentato il nuovo corso di laurea triennale in Scienza e Cultura del Cibo. Si tratta di un percorso di studi innovativo sotto tanti aspetti. È il secondo in Italia del genere, si inserisce in un settore che continua a crescere (enogtasronomia ma anche turismo), può dare sostegno a tante Pmi locali in crescita, è interdisciplinare tanto da abbracciare tutti i dipartimenti dell’università, come anche una forte interconnessione didattica e pratica con le eccellenze del nostro territorio. E tre di queste hanno tenuto a battesimo il nuovo corso: gli chef stellati Emanuele Scarello e Antonia Klugmann ed Elda Felluga per il mondo del vino.
Anche i rappresentanti delle istituzioni hanno lodato l’iniziativa introdotta dal rettore Alberto De Toni e illustrata nei dettagli dal direttore del Dipartimento Paolo Ceccon. Il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini ha evidenziato l’ottimo collaborazione con l’ateneo, di cui questo corso è frutto. L’assessore regionale Sergio Bini ha sottolineato poi come il patrimonio che il Friuli-Venezia Giulia ha pure in questo settore ha enormi potenzialità che però possono essere colte solo se i vari operatori vengono messi a sistema. Soddisfazione, infine, è stata espressa anche dal sindaco di Udine Pietro Fontanini che ha colto l’occasione anche per annunciare lo spostamento in città dell’evento autunnale Ein Prosit, dedicato ai vini autoctoni, proponendo come sede principale proprio lo splendido palazzo firmato dal Palladio e da poco riaperto alla comunità.