La mela friulana apprezzata in tutto il mondo, dagli Emirati Arabi Uniti al Brasile, nasce a Spilimbergo e dintorni: è qui che ha sede la Friulfruct, l’unica cooperativa di coltivatori di mele della regione nonché una delle principali dell’intero Nordest. Una realtà, aderente a Confcooperative Pordenone, capace di esportare il 60% della sua produzione e di rinnovarsi guardando al futuro, con il controllo della filiera certificata e la coltivazione delle varietà più richieste dal mercato.
Proprio in questo 2017 la cooperativa compie 45 anni da quando è diventata operativa nel 1972 (la sua fondazione risale invece al 1965). “Alcuni – racconta il presidente Livio Salvador – melicoltori provenienti dall’Alto Adige trovarono qui in Friuli le condizioni ideali per proseguire la loro attività: terreni con le giuste componenti nutritive, disponibilità idrica e il perfetto sbalzo termico tra il giorno e la notte. Decisero di unirsi in cooperativa e con il corso degli anni si aggiunsero anche i frutticoltori friulani: ora abbiamo un respiro regionale visto che i nostri soci coprono un territorio che arriva fino a Codroipo”.
In un periodo di forte crescita economica per il settore agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, il successo di Friulfruct dimostra che si possono portare avanti coltivazioni d’eccellenza anche al di fuori della filiera vinicola. Questa la carta d’identità dell’azienda. Una trentina di soci conferitori, tra i quali anche giovani agricoltori e donne, che coltivano circa 300 ettari di frutteti. Ci sono poi 40 dipendenti tra annuali e stagionali nello stabilimento situato nella zona industriale spilimberghese per la gestione di 120 mila quintali di mele conferite ogni anno. Il fatturato è di 7 milioni di euro l’anno.
“Ma puntiamo a crescere ulteriormente – spiega il direttore Armando Paoli -: già da questa primavera 2017 entreranno a produzione un 10% di nuovi meleti, con le varietà maggiormente richieste dal mercato, come la Gala e la Fuji che affiancheremo sempre più alla mela storica della nostra zona, la Golden. Una percentuale di rinnovo alta per il nostro settore e che giunge a metà di un percorso pluriennale che ci sta vedendo innovare la nostra organizzazione, a partire dal tecnico agronomo che mettiamo a disposizione dei soci per un’assistenza continua nel frutteto in ogni fase della maturazione delle mele”.
Grazie a un moderno impianto di conservazione tramite la linea del freddo, la Friulfruct offre le sue mele fresche in ogni periodo dell’anno. Come detto il 40% della produzione viene venduto in Italia alla grande distribuzione e ai mercati generali. Il 60% invece varca i confini nazionali, molto richiesto sia nell’area europea che in zone più lontane come Nordafrica, Golfo Persico e Sudamerica. “Tutti – aggiunge il presidente Salvador – apprezzano la croccantezza e la dolcezza delle nostre mele, qualità essenziali in ognuno dei nostri frutti che sono attentamenti visionati da moderni macchinari che “scattano” 10 foto per ogni mela durante il controllo qualità. Guardiamo al futuro e siamo aperti anche all’arrivo di nuovi soci: la nostra cooperativa è riconosciuta Organizzazione di Produttori secondo la normativa comunitaria, attualmente riesce a garantire una redditività di 20-25 mila euro netti a ettaro e ha buone potenzialità di crescita. Il Friuli Venezia Giulia non è solo terra di grandi vini ma anche di eccellenti mele: l’amministrazione regionale crede convintamente nella nostra realtà e speriamo che sempre più agricoltori si convincano di questo”.
Friulfruct utilizza con intelligenza anche tutti gli strumenti messi a disposizione per la sua crescita, dai fondi del Psr alle certificazioni di qualità Aqua, Globalgap e Brc. “Segno – conclude Marco Bagnariol direttore di Confcooperative Pordenone – della vitalità di una cooperativa che ha saputo rispondere alle sfide che le si sono poste davanti nei suoi 45 anni di vita. Come Confcooperative Pordenone siamo stati al suo fianco anche nella recente fase di rilancio partita 5 anni fa, fermamente convinti che questa rappresenti una delle eccellenze agroalimentari tra le più rappresentative dell’intero Friuli Venezia Giulia”.