Maggio sarà ricordato a lungo come il mese più piovoso dell’anno e adesso ne stiamo pagando le conseguenze, in termini di frutta e verdura.
Il clima poco alleato della maturazione dei prodotti ha fatto schizzare all’insù i prezzi. Così, frequentare qualche ortofrutta è diventato come entrare in oreficieria. “Negli ultimi giorni – spiega Andrea Freschi, presidente provinciale della Federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione – grazie al clima che ha portato temperature più consone al periodo, i prezzi al dettaglio sono calati”.
Soltanto una decina di giorni fa, però, per un chilo di ciliegie si arrivava a spendere anche 28 euro. Poco prodotto a disposizione e non di qualità, con la frutta che esplodeva perché piena d’acqua e decisamente in ritardo nella maturazione. Da non trascurare anche l’attacco delle cimici che a livello locale hanno pregiudicato buona parte dei raccolti.
Idem per pesche e peschenoci che sono arrivate sullo scaffale con netto ritardo rispetto allo scorso anno. Non va meglio per i meloni per i quali in questi giorni la richiesta è schizzata fino a 5 euro al chilo. “In questo periodo – spiega ancora Freschi – c’è anche il passaggio della raccolta fra la serra e il campo. L’orizzonte appare più sereno”, rassicura lo stesso Freschi, “visto che le previsioni meteo a breve/medio periodo lasciano intendere che continuerà a fare molto caldo. I prezzi, quindi, dovrebbero stabilizzarsi”.