La ribolla gialla del Friuli è al primo posto tra i vini emergenti, con un più 12% di vendite nel 2022, mentre il prosecco si conferma il vino più amato in Italia. Dati che emergono dall’anteprima di una ricerca di Circana che sarà presentata al prossimo Vinitaly
Il prosecco di Veneto e Friuli Venezia Giulia, con 46 milioni di litri, si conferma il vino più venduto nel 2022 nel sistema della distribuzione moderna, seguito dal Chianti della Toscana con 17 milioni di litri e dal Lambrusco dell’Emilia Romagna con quasi altrettanti litri. Il Friuli si prende la scena anche nella classifica dei vini cosiddetti “emergenti” cioè quelli col maggior tasso di crescita rispetto all’anno precedente. Al primo posto c’è infatti la Ribolla che ha fatto segnare un con +12%, davanti al Muller Thurgau del Trentino Alto Adige, + 10%, e al Vermentino di Sardegna, Liguria e Toscana con +9,9%. Dati che emergono dall’anteprima della ricerca realizzata da Circana (ex Iri) per Vinitaly, il salone che andrà in scena a Verona dal 2 al 5 aprile.
Dall’indagine emerge che il 2022 è stato un anno difficile anche per il mercato del vino nella Distribuzione Moderna a causa degli aumenti di costo delle produzioni e dei prezzi al pubblico.
I dati dell’intero comparto mostrano una flessione del vino (-5,4%), che è più marcata per i rossi (-7%) e gli spumanti (-4,7%), mentre il Prosecco è aumentato seppur solo dello 0,2 per cento. Il 2023 – questa ala previsione della ricerca – potrebbe essere ancora un anno complicato per i volumi, a causa degli effetti legati al prezzo, ma potrebbe anche verificarsi un recupero nel secondo semestre, se l’inflazione calerà e se le promozioni diventeranno più incisive. GUARDA IL VIDEO