Brexit e Dazi Usa preoccupano, e non poco, il settore vitivinicolo. A sottolinearlo è uno dei sei produttori di Ribolla Gialla di Oslavia, vino di qualità ma anche di nicchia del territorio goriziano, che con gli ultimi sviluppi geopolitici ha visto un breve ristagno nell’export, assieme agli altri vini prodotti dal territorio.
Si tratta, in ogni caso, di un mercato che, nel 2018, ha mosso ben 827 milioni di euro. Tra i produttori che seguono con maggior interesse la situazione fuori dai confini c’è Saša Radikon, dell’azienda vitivinicola Radikon. “Sicuramente i dazi non fanno mai bene al commercio, soprattutto nel caso degli Stati Uniti. In Inghilterra a farne le spese sarà principalmente il Pinot Grigio. L’incertezza dei dazi ci porta a sperare che possano essere più bassi di come vengono descritti”, precisa Radikon.
“Ma avranno sicuramente un influsso negativo sui nostri mercati. Per noi di Oslavia l’incertezza crea dubbi sulla vendita delle bottiglie o meno. Le nostre aziende sono tutte ben posizionate dal punto di vista dei prezzi. Questo inciderà un po’ sui nostri mercati anche se la quantità di vino è abbastanza limitata. Avrà un influsso anche sul consumatore finale che, con lo stesso prezzo, potrà degustare meno quantità di vino rispetto a prima. Gli Usa sono quelli che preoccupano di più perché c’è il rischio che il sistema che loro utilizzano per vendere vino possa crollare veramente su se stesso”.