Nuove norme per il posizionamento del marchio e un incremento delle attività di vigilanza per combattere frodi e contraffazioni in Italia e all’estero. Così il Consorzio del Prosciutto di San Daniele ha annunciato oggi nuovi provvedimenti a tutela di uno dei simboli del Made in Italy alimentare, la cui qualità è tra le più rigorosamente tutelate nel panorama agroalimentare europeo. La nuova normativa riguarda il posizionamento del marchio di Denominazione d’origine (zampino di maiale e lettere SD) che dal 1961, anno di costituzione del Consorzio, viene impressa a fuoco su tutte le cosce che rispondono ai disciplinari di produzione e include il numero identificativo del produttore. Da oggi almeno uno dei simboli dovrà essere collocato sulla parte anteriore alta della culatta, zona più visibile anche ai consumatori. Un dettaglio che, secondo il Consorzio, contribuirà a scoraggiare ulteriormente contraffattori. Sono stati inoltre notevolmente intensificate le ispezioni in fase di commercializzazione del prosciutto in Italia e all’estero, dove i controlli sono concentrati soprattutto in Francia, Belgio e Germania. A ciò si aggiunge l’attività di tutela di tutta la filiera svolta con l’Istituto Controllo Qualità del Ministero delle Politiche agricole, con il Corpo Forestale e con i Carabinieri del Nas e del Nac. Ma la frode viaggia anche in rete, per questo il Consorzio ha attivato un costante monitoraggio del Web per verificare usi impropri del marchio sia in ambito commerciale che promo-pubblicitario.
San Daniele ‘tarocco’ al bando
Le strategie di tutela di uno dei simboli del Made in Italy alimentare
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