“I cuochi hanno oggi una responsabilità sociale diversa rispetto al passato e devono mettere qualcosa di diverso nel piatto oltre al cibo”. È con queste parole che lo chef friulano Emanuele Scarello (nella foto), due stelle Michelin, sta portando avanti una battaglia affinché l’alimentazione, a partire da quella di alto livello, riduca il suo impatto sull’ambiente. E annuncia anche il suo appoggio convinto ai giovani del movimento Friday for Future.
“Appartengo a quel movimento di cuochi che non accettano più di essere complici nel distruggere la biodiversità” ha aggiunto presentando l’ultima iniziativa a cui ha aderito. Si tratta di Glocal Gourmet, il progetto promosso dal gruppo Hit di Nova Gorica che coinvolge anche la scuola di biotecnologia della città slovena.
Bastano piccoli gesti per portare un grande risultato, secondo Scarello, che ha fatto più di qualche esempio, a partire dall’impostare i menu con prodotti locali e stagionali, al fine di ridurre l’impatto ambientale della logistica e della conservazione. E poi c’è la lotta di Scarello alla plastica: “in una piccola cucina come quella del mio ristorante a Godia, mi sono accorto che consumavamo 900 metri di pellicola alla settimana, cioè quasi 50 chilometri all’anno, di questo passo a fine carriera avrò avvolto tutto il mondo…”.
Col progetto Glocal Gourmet, che prende le mosse dal coinvolgimento dei cuochi del gruppo Hit guidati dallo chef Matjaz Sinigoj, si punta a diffondere buone pratiche, fin dalla scuola di biotecnologia di Nova Gorica che forma sotto lo stesso tetto sia i futuri agricoltori sia i futuri cuochi. Ricordando, poi, che proprio la Slovenia sarà nel 2021 Regione europea della Gastronomia.
Con Glocal Gourmet sono in programma anche eventi culinari di alto livello, ospitati dal ristorante Calypso. A partire dalla sera del 21 marzo quando chef ospite sarà lo stesso Scarello, a cui seguiranno altri tre appuntamenti, uno per stagione, con colleghi italiani che sommati porteranno a Nova Gorica ben 9 stelle Michelin.