Sabato mattina, la Coldiretti di Pordenone, con una delegazione di giovani, guidati dal presidente e vice presidente provinciale rispettivamente Francesco Nocente e Mattia Pavan, organizzerà un raccolta firme a sostegno della petizione ‘Stop cibo anonimo‘. L’iniziativa ha l’obiettivo di raccogliere entro un anno oltre un milione di firme, da presentare alla Commissione europea, per chiedere all’Europa di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti.
“Proteggere la nostra salute, prevenire frodi alimentari e garantire i diritti dei consumatori. Con questi tre punti – spiega il presidente di Coldiretti Matteo Zolin – ci rivolgiamo ai cittadini consumatori per avere il sostegno per raggiungere questo importante obiettivo”.
“Il rischio “fake” nel carrello della spesa – commenta il direttore di Coldiretti Antonio Bertolla – è elevato. Un prodotto alimentare su quattro non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta e questo –afferma- deve far riflettere. In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Per questo e altri motivi – conclude il direttore – chiediamo l’impegno di tutta la società civile”.
L’iniziativa gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della Coldiretti: dalla Fnsea (il maggior sindacato agricolo francese) alla Ocu (la più grande associazione di consumatori spagnola), da Solidarnosc (storico e importante sindacato polacco) alla Upa (l’Unione dei piccoli agricoltori in Spagna), fino a Slow Food, Fondazione Univerde e Gaia (associazione degli agricoltori greci).
I moduli per sottoscrivere la petizione sono disponibili in tutti gli uffici di Coldiretti e l’adesione può essere effettuata anche on line al seguente indirizzo: https://sceglilorigine.coldiretti.it/