La passione per la cucina italiana ha portato nel Belpaese (in Toscana, in Friuli Venezia Giulia e in Piemonte) gli chef americani della catena Newport Restaurant Group: 15 ristoranti – con una carta vini che include tutte le eccellenze d’Italia – guidati da un gruppo di dipendenti e proprietari, con oltre 2000 addetti al settore della ristorazione, uniti dall’impegno di costruire una cultura gastronomica locale attraverso una cucina fresca e genuina.
Cinque chef da Rhode Island e dal Massachusetts sono stati ospiti, mercoledì 6 aprile, della Tenuta Luisa per imparare a riprodurre i piatti tipici della tradizione friulana, abbinati ai vini della storica azienda di Corona, a Mariano del Friuli, da sempre impegnata nella valorizzazione del territorio attraverso una produzione di qualità.
L’azienda, giunta alla sua quinta generazione, guidata da Michele Luisa (l’enologo) e Davide Luisa (l’agronomo), assieme al papà Eddi Luisa, ha colto l’occasione per far conoscere le eccellenze locali, accogliendo gli chef americani con due figure di spicco della gastronomia regionale. Le cooking class, durante le quali sono state realizzate le ricette tradizionali della frittata alle erbe, del Frico e dei Cjarsons, sono state guidate dalla chef Antonella Salon, una delle pietre miliari della tradizione gastronomica carnica, dedita all’insegnamento e alla promozione della cucina tipica e delle peculiarità culinarie che contraddistinguono la regione.
Assieme a lei lo chef stellato Alessandro Gavagna della Trattoria al Cacciatore, leading chef del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori e storico collaboratore della prestigiosa scuola di cucina ALMA, che promuove una cucina di territorio aperta alle influenze Mediterranee, Slovene e dell’Europa Centrale. La giornata è stata l’occasione perfetta per stappare una bottiglia magnum di Sauvignon Luisa 2010 dalla collezione privata della famiglia: un vino dal colore giallo dorato intenso, contraddistinto al naso da note intense di bosso, salvia e foglia di pomodoro, ma anche da sentori di frutta matura e di frutta esotica, dovuti al lungo affinamento in bottiglia.
Un vino sorprendente per la sua tipicità, per la freschezza e l’acidità, capace di dimostrare quanto la zona Doc Isonzo sia in grado di dare vita a bianchi di grande carattere e longevità. Presenti anche il direttore del settore Beverage del “Newport Restaurant Group” e il responsabile vendite di Vias Imports Ltd, importatore di vini che rappresenta cantine italiane rare, di alta qualità e a conduzione familiare – tra queste anche la Tenuta Luisa -, con l’obiettivo di diffondere negli USA la storia e la cultura dell’Italia, l’autenticità dei piccoli paesi e le tradizioni, attraverso i sapori, la cucina e il vino, già ampiamente conosciuto e apprezzato.