Tipico esempio di cucina ‘povera’, ma tanto apprezzato e ‘copiato’ da dover essere difeso da un brevetto. È l’originale storia della balote, la sorta di ‘polpetta’ di polenta ripiena di formaggi fusi, esclusivo appannaggio del paese di Clauzetto, splendido balcone naturale delle Prealpi Carniche. La ricetta originale rimane un segreto gelosamente custodito dalle famiglie del luogo, ma i principi di preparazione sono semplici. Si prepara una classica polenta, da stendere poi sul tavolo lasciandola raffreddare quanto basta per manipolarla senza rischiare ustioni. Si formano, quindi, delle polpette mettendo al centro un mix di formaggi di vario tipo e stagionatura. In particolare, oltre al Latteria, viene mescolato anche il formaggio Asin, tipico della vallata e che prende il nome dal monte d’Asio.
Il fatto di immergerlo per la stagionatura in una salamoia gli conferisce un deciso sapore piccante, che trasferisce così anche al ‘cuore’ della balote. Una volta preparata può essere consumata anche nei giorni successivi, riscaldandola o meno, come anche arrostendola vicino al fuoco, come facevano un tempo contadini e boscaioli della vallata.
La ricetta originale e lo stesso nome sono posti sotto tutela legale Pro Loco di Clauzetto, che organizza la festa paesana dedicata a questo piatto tipico. Da sempre la balote è specialità esclusiva del paese, anche perché ci furono in passato anche episodi di utilizzo del nome in altre località e, così, negli Anni ’70 Fausto Fabrizi che al tempo gestiva il locale albergo ‘La Posta’ depositò il brevetto.
L’unica originale balote, così, è quella che si può assaggiare alla festa in programma dal 7 al 9 gosto.