“L’etichettatura nociva contro il vino è stata respinta”, dichiara in una nota l’europarlamentare e coordinatore Lega Fvg Marco Dreosto.
“Un segnale a difesa delle eccellenze del territorio e della nostra Regione che altrimenti sarebbero state penalizzate e addirittura equiparate al tabacco in quanto pericolosità. Un follia sventata grazie alle barricate erette dalla delegazione europea della Lega, alla presa di posizione del sottosegretario leghista Centinaio e di un sistema Paese che ha funzionato anche grazie all’alleanza con altre nazioni europee che avrebbero avuto le filiere produttive fortemente penalizzate da questa scellerata proposta”.
“Spiace notare che altre forze, come il Pd, non abbiano mostrato la stessa unità e la stessa comunione di intenti nel difendere il Made in Italy e i vini delle nostra Regione. Ciò dimostra concretamente l’impegno della Lega a favore del territorio e un Pd confuso e diviso. Chissà come il coordinatore regionale del Pd Fvg Shaurli difenderà questa presa di posizione del suo partito in Europa”, conclude Dreosto.
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, si ritiene soddisfatta delle modifiche alla relazione sul piano di azione anti-cancro approvate ieri sera dall’Europarlamento. “C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro”, recita così la modifica più importante che riguarda il mondo del vino. Nel testo si è parlato anche di etichette delle bevande alcoliche, cancellando il riferimento ad avvertenze sanitarie e riportando un invito a migliorarle con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol. Una campagna che FIVI porta avanti da sempre.
“I Vignaioli Indipendenti – commenta Matilde Poggi, Presidente di FIVI – sono sempre stati in prima linea nella promozione di un consumo attento e sano del vino, comunicando moderazione e combattendone l’abuso. Crediamo che l’educazione sia sempre il mezzo migliore per incoraggiare le persone a osservare comportamenti adeguati, non la repressione. Il vino è nella tradizione e nella cultura dei popoli e fa parte di una filiera che tiene vivo il mondo rurale e ne contribuisce allo sviluppo: tutelarlo è fondamentale. Per questo ci teniamo a ringraziare gli europarlamentari italiani, che rimanendo solidamente compatti sono riusciti a portare avanti le istanze della filiera nazionale: è soprattutto grazie a loro se a Strasburgo si è ottenuto questo risultato”.