La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore alla Cultura Gianni Torrenti, il “Programma regionale di istituzione degli Ecomusei per l’anno 2016”.
Il Programma conferma gli attuali sei ecomusei regionali: delle Acque del Gemonese (Gemona, frazione Ospedaletto), Lis Aganis – Ecomuseo delle Dolomiti Friulane (Maniago), Val Resia (Resia), I Mistirs (Paularo), Territori – Genti e memorie tra Carso e Isonzo (Ronchi dei Legionari) e Val del Lago (Pontebba).
“Gli ecomusei – ha spiegato Torrenti – non vanno confusi con i musei classici, fisici, ma sono una struttura diffusa sul territorio, con un forte coinvolgimento della popolazione. La normativa che li regola è molto severa, il che sta nella logica dell’essere ecomuseo, ovvero una forte e vera espressione del rapporto ecologico con l’ambiente”.
Nelle linee di indirizzo un ruolo di spicco viene attribuito alla formazione: dopo l’avvio nel 2016 del percorso #culturavivafvg. Raccontare i beni comuni attraverso la rete sulla comunicazione digitale, che ha registrato un’ottima risposta dalla rete ecomuseale regionale, la seconda fase formativa sarà dedicata a un progetto dedicato alla comunicazione congiunta degli ecomusei, accanto a una serie di percorsi di formazione mirata.
Per quanto riguarda le risorse, che ammontano a 230mila euro, il direttore centrale alla Cultura, Sport e Solidarietà provvederà con proprio decreto alla ripartizione in misura direttamente proporzionale all’entità delle spese ritenute ammissibili, entro il limite massimo di legge del 75 per cento.