Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, è giunto al Sacrario militare di Redipuglia in occasione della solenne cerimonia per il 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Ad accoglierlo autorità civili e militari. Tra i presenti, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e il generale di corpo d’armata, Salvatore Camporeale, delegato dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito come massima autorità militare presente alla cerimonia.
La Russa è stato accolto da alcuni applausi da parte del pubblico disposto oltre le transenne. Sotto una pioggia battente il presidente del Senato ha risalito la via eroica del Sacrario, lungo la quale era schierato il picchetto d’onore militare, e ha raggiunto il sacello del Duca d’Aosta, dove è stata deposta una corona d’alloro.
Il Sacrario custodisce le salme di centomila caduti durante la Grande Guerra. Prima dell’arrivo di La Russa, hanno fatto il loro ingresso i medaglieri nazionali e i labari delle associazioni combattentistiche, d’arma e dei corpi logistici e i labari della Regione Fvg e dei Comuni. Presenti le unità in rappresentanza di tutte le forze armate.
“In un momento particolare in cui il Paese è chiamato a trovare un’unità per superare, tutti insieme, la crisi causata dal conflitto russo-ucraino e il conseguente aumento dei prezzi dell’energia, celebrare questa giornata assume un valore di grande importanza per rafforzare la coesione nazionale”, ha detto l’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, che, assieme all’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro ha partecipato alla cerimonia. “La presenza delle alte cariche dello Stato e dei rappresentanti degli enti locali e della Regione testimonia quanto la Nazione senta viva la memoria dei caduti che sacrificarono la propria vita per la Patria. Proprio queste terre del confine orientale furono nel primo conflitto mondiale il fronte dove tanti ragazzi combatterono per quell’Unità nazionale che oggi celebriamo. Anche per questo come Amministrazione regionale partecipiamo con grande coinvolgimento alla cerimonia odierna, nel segno – ha concluso Roberti – di uno Stato fondato sulla democrazia custodita dalla Costituzione e difesa dalle Forze armate”.
“Un 4 Novembre importante, di memoria, con uno sguardo a quanto sta accadendo ormai ai confini più vicini d’Europa. Credo che questo 4 Novembre debba impegnare tutti a essere dalla parte giusta della storia. In questo momento c’è bisogno di ritrovare il termine Pace, ma serve anche la consapevolezza del grande, grandissimo ringraziamento che dobbiamo a tutte le nostre Forze Armate non solo in questo giorno, ma in tutti i giorni in cui aiutano il Paese”, ha detto la presidente del gruppo Pd alla Camera dei Deputati Debora Serracchiani, anche lei presente alla cerimonia di Redipuglia.
Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, ha partecipato alla cerimonia del 4 Novembre organizzata nel pomeriggio dalla sezione dell’Associazione nazionale alpini di Udine presieduta da Dante Soravito de Franceschi. Il corteo si è formato in via Moretti, ha raggiunto il Tempio Ossario di piazzale XXVI Luglio e ha concluso il suo percorso sul terrapieno di piazza Libertà, accompagnato dalla fanfara della Brigata alpina Julia, alla presenza del sindaco Pietro Fontanini, del prefetto di Udine Massimo Marchesiello e di numerose altre autorità civili e militari.
“La guerra – ha ricordato Zanin – è sempre sopraffazione dell’uomo sull’uomo. E in questo momento, mentre stiamo celebrando il 4 Novembre, sono 59 i conflitti ancora in corso nel mondo. Per questo, portando gli onori ai Caduti nella cripta del Tempio Ossario – ha aggiunto il presidente – non ho potuto fare a meno di pensare che altri nomi si stanno aggiungendo oggi a quella lista, una tragedia alimentata dalla folle idea che si possa imporsi sull’altro con la violenza”.
Zanin ha voluto altresì ricordare il recente episodio dei giovani che, per gioco, hanno strappato la bandiera italiana: “Mi piacerebbe che quei ragazzi potessero parlare con chi quella bandiera l’ha difesa fino alla morte, vedendola come un riferimento morale, come un simbolo del bene comune. Se potessero parlare anche solo qualche minuto con quei soldati che persero la vita sulle montagne, o in Russia, o in Afghanistan – ha detto ancora il presidente -, si pentirebbero amaramente di quel che hanno fatto e ne trarrebbero un grande insegnamento per la vita, diventando uomini migliori”.
“La Giornata del 4 novembre è dedicata alle Forze Armate ma anche all’Italia unita. Quest’anno ci troviamo a celebrarla in un momento di tragedia, di orrore e di sangue dovuto alla guerra dentro l’Europa. Ma guardando alla nostra storia quello della guerra, con i suoi orrori, fu il primo momento nel quale si compì, come ha detto nel messaggio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto inviare e di cui è stata data lettura, la parabola rinascimentale che aveva visto combattere fianco a fianco soldati di tutta Italia. Giovani, moltissimi dei quali sono morti, coraggiosi ed eroici, come ha detto con parole profondamente condivisibili il presidente Mattarella. Parole nelle quali non possiamo che riconoscerci”.
È quanto espresso dall’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli a margine della cerimonia per la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate che si è tenuta nel piazzale Ellero dei Mille a Pordenone. Davanti al monumento ai Caduti la cerimonia ha visto la presenza delle massime autorità, civili e militari, cittadine e la deposizione di una corona in memoria dei Caduti. In precedenza si era tenuta una messa in suffragio nella chiesa di San Francesco. A seguire le autorità, con in prima fila il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, hanno deposto una corona anche nel monumento ai Caduti italiani e Austro-ungarici che si trova nel cimitero urbano di via Cappuccini.
L’assessore Gibelli ha inoltre voluto sottolineare, facendo ancora una volta riferimento al messaggio inviato dal presidente Sergio Mattarella, il momento particolare che l’Europa sta vivendo con la guerra in corso sul fronte orientale. “Pensare e ricordare quelle drammatiche pagine della nostra storia – ha ribadito l’assessore – deve farci oggi riflettere nel momento in cui l’Ucraina sta difendendo la sua democrazia, la sua Patria e i suoi confini da un aggressore spietato”. Alla cerimonia di Pordenone – oltre alle rappresentanze istituzionali e militari, accanto ai reparti italiani era presente anche il comando della Base Usaf di Aviano – hanno partecipato anche alcune scolaresche delle scuole della città.
“Il 4 novembre sempre in piazza, come per il 25 Aprile e per tutte le feste fondanti della nostra identità e unità nazionale. L’Italia libera, indipendente e democratica di cui oggi siamo orgogliosi cittadini è stata edificata con il lavoro, l’ingegno e il sangue, e il Friuli Venezia Giulia è una terra che ha dato e sofferto moltissimo per l’Unità e la Libertà. Anche per questo vogliamo essere protagonisti dell’integrazione europea, per garantire un futuro di pace, collaborazione fra i popoli, sviluppo economico e sociale. Un obiettivo verso il quale ci accompagnano le Forze Armate, custodi e artefici di alti valori, esempio di sacrificio, impegno e umanità in Patria e in tante missioni nel mondo”. E’ il pensiero del segretario regionale Pd Fvg Renzo Liva, presente oggi a Pordenone in piazzale Ellero, alla cerimonia per la festa dell’Unità nazionale e la giornata delle Forze armate.
“Celebrare la data del 4 novembre come giornata di unità nazionale è importante per ricordare coloro che hanno sacrificato la vita per la pace e l’unitarietà del Paese e per fare fronte, con compattezza, alle sfide del presente, dalla guerra in Ucraina al conseguente caro energia”. Questo il pensiero che l’assessore Roberti ha espresso a margine della cerimonia del solenne ammainabandiera svoltasi oggi a Trieste in occasione della giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze armate.
“Una ricorrenza che oggi è onorata in tutto il Paese – ha sottolineato Roberti – ma particolarmente sentita soprattutto dalla comunità triestina, che anche in questa occasione ha risposto con grande trasporto e ampia partecipazione”. Alla manifestazione, curata dal Comando militare Esercito del Friuli Venezia Giulia, hanno preso parte tra gli altri anche l’assessore Scoccimarro e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.
“Il 4 Novembre per Trieste è sempre un giorno speciale, come può viverlo la città che più di altre ha rappresentato il completamento dell’Unità nazionale. E’ una vittoria pagata con le centinaia di migliaia di Caduti della Grande Guerra, che da noi indossarono divise diverse e contrapposte, e che ora onoriamo assieme. Essere parte dell’Italia è stata un’aspirazione che si è compiuta dopo drammi e divisioni, ma ora è la base indiscussa della nostra comune appartenenza al destino europeo”. E’ la riflessione della segretaria del Pd provinciale Caterina Conti, presente oggi in piazza dell’Unità d’Italia per l’ammainabandiera in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate.