Grande partecipazione di pubblico, amministratori locali e consiglieri regionali al convegno organizzato dal Comitato Abc, con il patrocinio del Comune di San Vito al Tagliamento, sul tema della salute in relazione al progetto Kronospan, multinazionale che ha chiesto un anno fa alla Regione l’autorizzazione per realizzare un ampliamento e costruire un inceneritore di biomasse da rifiuti legnosi per la produzione di pannelli truciolari in Zona Industriale Ponterosso a San Vito al Tagliamento.
Erano presenti i consiglieri regionali Bidoli, Centis, Da Giau, Morettuzzo e Singh, la sindaca di Cordovado Brunettin, diversi amministratori e consiglieri del Comune di San Vito.
Ha introdotto i lavori la portavoce del Comitato Lucia Mariuz, che ha fatto il punto della situazione soffermandosi, in particolare, sulle emissioni delle sostanze inquinanti, dichiarate dall’Azienda, e ha sottolineato la volontà del comitato di dialogare con le istituzioni.
Nella sua presentazione, il sindaco Alberto Bernava ha espresso “la netta e motivata contrarietà all’impianto, sottolineando che, riguardo la richiesta della Kronospan, il Comune non ha solo una mera competenza urbanistica, ma il sindaco è il principale garante della salute dei suoi cittadini”. Ha poi richiamato, al fine della tutela della salute, “l’inadeguatezza delle leggi italiane vigenti, in riferimento alle soglie di emissioni, come riviste anche recentemente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”. Nel suo intervento, ha poi posto “la questione della sostenibilità ambientale e l’obiettivo della neutralità climatica da raggiungere entro il 2050 come punto centrale dello sviluppo, rispetto al quale deve essere abbandonata ogni vecchia idea di crescita economica fine a se stessa, pensando al futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno”.
La prima relazione, illustrata da Gustavo Mazzi, responsabile provinciale di ISDE – medici per l’ambiente, ha approfondito molti argomenti su cui erano già intervenuti, in sede di Commissione consigliare comunale, di osservazioni al Paur, il Comitato e lo stesso Mazzi, che ha ribadito puntualmente come “l’inquinamento atmosferico è la principale causa d’insorgenza non solo di tumori, ma anche e più frequentemente di ictus, cardiopatie ischemiche, malattie respiratorie croniche, disturbi neurologici, danni al sistema endocrino, patologie che avranno effetto anche a distanza di tempo e sulle generazioni future”.
E’ seguita la seconda relazione con l’intervento dell’assessora comunale allo Sviluppo sostenibile, Michela Bortolussi, che ha posto l’accento “sulla necessità di preservare le valenze ambientali del territorio dalla contaminazione dei metalli pesanti, delle diossine e dei PCB, attraverso la catena alimentare. La natura – ha detto l’assessora Bortolussi – grazie alle api, ai funghi e alle piante, ci segnala palesemente i danni che stiamo provocando all’ambiente e a noi stessi. Bortolussi ha concluso indicando la necessità per la nuova amministrazione comunale di perseguire l’obiettivo dello sviluppo sostenibile del territorio per ogni aspetto sociale, ambientale, ed economico”.
Con la terza relazione finale è intervenuto Alessandro Marcon, ricercatore di epidemiologia e statistica medica dell’Università di Verona, co-autore con Marco Ricci, dello ”studio Viadana 3”, un’approfondita indagine epidemiologica sulla salute respiratoria in età pediatrica e sull’incidenza dei tumori nel Distretto sanitario mantovano di Viadana, il più grande polo industriale italiano per la produzione del pannello truciolare.
“Dallo studio, frutto della collaborazione tra Università di Verona e l’Azienda Sanitria ATS Valpadana, emerge che i soggetti più colpiti sono i bambini: più vivono vicino ad impianti industriali, con le emissioni proprie del ciclo produttivo prevalente nella zona (truciolare), più aumentano i casi di ricovero per malattie respiratorie e genotossicità, presentando ad esempio, specifici danni al DNA della mucosa della bocca; inoltre è stato riscontrato un aumento dei casi di tumore alle vie respiratorie e, nelle donne, del tasso di abortività spontanea”.
“Nel Comitato ci dichiariamo soddisfatti della iniziativa. Ieri si è visto che Abc non è e non è mai stato un comitato elettorale. I comitati elettorali chiudono bottega, finite le elezioni. Noi c’eravamo prima delle elezioni e con i nostri temi, abbiamo ottenuto un importantissimo risultato al primo turno elettorale a San Vito e ci siamo ancora, per portare avanti l’obiettivo che ci sta a cuore e ci tiene uniti”.
“Ieri si è visto che il Comitato Abc ha una seria credibilità presso la opinione pubblica: i cittadini, i consiglieri regionali, gli amministratori comunali, i sindaci presenti in auditorium lo hanno dimostrato. Oggi abbiamo ancora una volta confermato che i temi che il comitato abc ha sollevato e solleva su Kronospan non sono mai stati slogan, ma sono serissime questioni che riguardano la vita e la salute dei cittadini e dell’ambiente, che denunciamo e documentiamo tecnicamente e scientificamente, interloquendo con i tecnici e confrontandoci con le competenze e le ricerche più avanzate a livello nazionale”.
“Abbiamo già dimostrato di saper cogliere le preoccupazioni dei cittadini, raccogliendo oltre 7.500 firme in opposizione all’inceneritore perché si inverta la rotta dell’inquinamento dell’aria nel nostro territorio, una tra le peggiori zone in regione; ha già indicato un percorso politico-istituzionale per dare gambe alla volontà dei cittadini, portando le firme in consiglio regionale come petizione popolare; ieri abbiamo maturato la consapevolezza della necessità di continuare ad infomare la popolazione, chiamare le comunità a vigilare sui propri territori e mantenere un ruolo organizzato di interlocutore per le istituzioni locali. Da questo evento dobbiamo ora ricavarne il massimo per trasformare tutti i contributi raccolti in informazione sintetica da diffondere il più possibile tra la popolazione e tra gli interlocutori istituzionali”, conclude il Comitato Abc.