“Ieri il sindaco Dipiazza e la sua maggioranza si sono resi protagonisti di un gesto gravissimo, uno schiaffo all’Aula e alla democrazia senza precedenti. Negare al Consiglio comunale una legittima e doverosa discussione su un documento cruciale come il Bilancio è un’offesa alle Istituzioni e ai cittadini di Trieste”. E’ il giudizio, pesantemente negativo, espresso oggi dai rappresentanti dei gruppi di centrosinistra a Trieste, durante un conferenza stampa convocata all’indomani della discussione del documento finanziario, che “si è svolta in modo imbarazzante come mai visto prima in questa città”.
Secondo la capogruppo del Pd Fabiana Martini “il Consiglio non è un supermercato dove si scaricano pacchi già imballati, ma il luogo della discussione tra forze politiche che rappresentano tutte le cittadine e i cittadini della nostra città. La consegna del silenzio sul bilancio è un fatto grave, che supera ogni limite. Censuriamo quindi l’atteggiamento della maggioranza, ma anche la gestione dei lavori d’Aula da parte del presidente del Consiglio Gabrielli”. Per il vicecapogruppo Giovanni Barbo “non c’è stato spazio per discutere su un testo che mostra molte lacune e lascia perplessi su alcuni punti, in particolare sull’utilizzo delle azioni Hera”. Se per il consigliere Igor Svab “è inqualificabile che si sia liquidato un documento da 670 milioni di euro in 15 secondi”, secondo la democratica Antonella Grim “quella di ieri è stata una scelta imbarazzante e profondamente irrispettosa, assunta da una maggioranza che in questi anni si è limitata a scelte arroganti, miopi e di piccolo cabotaggio”. Infine, restando nella fila dem, è intervenuto Marco Toncelli, che ha sottolineato come “il ruolo dell’opposizione sia stato censurato in modo deprecabile”. Toncelli tra l’altro è stato preso di mira con frasi offensive dal sindaco Dipiazza, che lo ha definito un “pagliaccio” durante il confronto in Aula; parole che i consiglieri di centrosinistra hanno censurato considerandole “agghiaccianti e inqualificabili”.
Durante la conferenza stampa sono intervenuti anche la civica Maria Teresa Bassa Poropat e Roberto De Gioia per i Verdi-Psi. “Mi chiedo cosa possano pensare i nostri concittadini davanti a uno spettacolo di tale volgarità – ha affermato Bassa Poropat -. In tutta la mia esperienza politica, compresi i dieci anni in Provincia, non avevo mai assistito a una messa in scena simile. Il centrodestra ha impedito la democratica discussione di un testo fondamentale per la vita della città”. Secondo De Gioia “la maggioranza è rimasta muta davanti alle nostre proposte su temi con ricadute sociali importanti, come il sostegno ai piccoli negozi di periferia: una scena simile non la avevo mai vista”.