Il Comune di Udine può ricorrere ad un sistema per fare evitare il pagamento della seconda rata IMU. A suggerire la mossa è il leader dei gruppi consiliari del centrodestra Adriano Ioan che riporta il testo che potrebbe essere utilizzato anche dal comune di Udine. Il Consiglio comunale ha tempo per applicare queste agevolazioni anche ai cittadini udinesi, in tal senso l’argomento sarà oggetto di un’apposita mozione presentata dal centrodestra nella prossima seduta del consiglio comunale straordinario di mercoledì prossimo, infatti ad una prima interpretazione della norma le minori entrate nel bilancio comunale sarebbero compensate dallo Stato.
Ed ecco il decreto legge n. 102/2013 recentemente convertito dal Parlamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 30/10/2013 prevede all’art.2 bis comma 1 quanto segue: nelle more di una complessiva riforma della disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, per l’anno 2013, limitatamente alla seconda rata dell’imposta municipale propria di cui all’articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 211, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni, i comuni possono equiparare all’abitazione principale, ai fini dell’applicazione della suddetta imposta, le unità immobiliari e relative pertinenze, escluse quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo dell’imposta a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale. In caso di più unità immobiliari concesse in comodato dal medesimo soggetto passivo dell’imposta, l’agevolazione di cui al primo periodo può essere applicata ad una sola unità immobiliare. Ciascun comune definisce i criteri e le modalità per l’applicazione dell’agevolazione di cui al presente comma, ivi compreso il limite dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) al quale subordinare la fruizione del beneficio.
Al comma 2: al fine di assicurare ai comuni delle regioni a statuto ordinario, delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano il ristoro dell’ulteriore minor gettito dell’imposta municipale propria derivante dall’applicazione del comma 1, è attribuito ai comuni medesimi un contributo, nella misura massima complessiva di 18,5 milioni di euro per l’anno 2013, secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell’interno, da adottare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa acquisizione del parere in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
Infine all’art.3 comma 2 bis: per i comuni della Regione a statuto speciale FVG la compensazione del minor gettito dell’IMU potrà derivare attraverso un minor accantonamento a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali.
A Udine niente Imu
La proposta del leader del Centrodetra in Consiglio comunale, Adirnao Ioan
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