Si è spento questa mattina in una clinica romana Carlo Azeglio Ciampi, all’età di 95 anni. Nato a Livorno nel 1920 è stato il decimo Presidente della Repubblica, dal 1999 al 2006. Era stato eletto il 13 maggio dopo una votazione lampo, durata appena due ore e 40 minuti. In precedenza era stato Governatore della Banca d’Italia per 14 anni (1979-93), oltre che primo Presidente del Consiglio non parlamentare nella storia della Repubblica (1993-94) e più volte ministro.
“L’abbraccio del Governo alla signora Franca. E un pensiero grato all’uomo delle Istituzioni che ha servito con passione l’Italia”, ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo aver appreso la notizia.
Il 25 febbraio 2005 l’ultima visita istituzionale a Pordenone, ma il rapporto con il Friuli si era consolidato anche lo scorso anno, quando Ciampi aveva donato 150 volumi di storia e politica economica alla Biblioteca scientifica e tecnologica dell’Università di Udine.
A PORDENONE. Nella sua visita pordenonese, Ciampi aveva incontrato le categorie economiche e produttive nella sede della Camera di commercio, passando sotto la loggia del Municipio. Due gli omaggi al Presidente: un mosaico della scuola di Spilimbergo e un’opera lignea di Mauro Corona. Ad accoglierlo erano stati Elio De Anna, allora presidente della Provincia, Sergio Bolzonello, con la fascia tricolore, e Riccardo Illy, governatore della Regione, oltre ai sindaci del Friuli Occidentale.
Uno degli impegni assunti da Ciampi, all’inizio del suo mandato, era stato quello di visitare, durante il settennato, tutte le province: quella di Pordenone ha rappresentato l’ottantanovesima tappa del suo programma. Ciampi era stato il quarto presidente della Repubblica in visita ufficiale alla Provincia di Pordenone, dopo Giuseppe Saragat, nel 1968, in occasione della costituzione della Provincia, Sandro Pertini, che nel 1983 inaugurò il monumento alla Resistenza in Piancavallo e visitò la Zanussi, e Oscar Luigi Scalfaro che, nel 1998, insignì il gonfalone della Provincia con la medaglia d’oro al valor militare.
A UDINE. Precedente la tappa a Udine, che Ciampi ha visitato il 2 e 3 maggio 2002. Questa le dedica che aveva lasciato alla città “A Udine, antica capitale del Friuli, terra orgogliosa della sua forte identità e della sua lingua, non meno che della sua italianità; a Udine, il cui Gonfalone si fregia di una Medaglia d’Oro al Valor Militare, che premia il patriottismo e il coraggio della popolazione e ricorda le migliaia di caduti per la libertà; a Udine e a tutti i friulani, che seppero trasformare il catastrofico terremoto del 1976 in stimolo per una orgogliosa rinascita e in punto di partenza per uno straordinario progresso economico e civile, rivolgo il mio augurio di nuovi successi”.
A GORIZIA. Risale, invece, al 2001, la visita a Gorizia, in occasione delle celebrazioni per il millenario della città, il 16 settembre. “A Gorizia, insignita della Croce al Merito di guerra, e due volte della medaglia d’oro al valor militare, simbolo ed esempio di amor patrio per tutti gli italiani; a Gorizia, città ferita dalle divisioni dell’Europa, che oggi ritrova, nell’Europa riunificata, la sua antica vocazione quale luogo d’ incontro fra culture e genti diverse, il fiducioso augurio di divenire protagonista, nel suo secondo millennio di vita, di nuova storia di pace e di amicizia fra tutti i popoli europei”, aveva scritto Ciampi.
A TRIESTE. Doppia tappa a Trieste, che Ciampi ha visitato nel 2000 e nel 2004. Nella prima occasione, il 23 e 24 febbraio 2000, Ciampi aveva passato in rassegna Prefettura, Palazzo Comunale, Teatro Verdi, Risiera di San Sabba e Foibe di Basovizza, il Porto e il Collegio del Mondo Unito di Duino.
Il 3 e 4 novembre 2004, invece, la visita era stata dedicata ai “Luoghi della Memoria” della Grande Guerra, con un intervento a Redipuglia per la cerimonia commemorativa del Giorno dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate e a Trieste per le celebrazioni del 50° anniversario del ricongiungimento della città all’Italia.