Si è spenta in ospedale a Bolzano dove era ricoverata da alcuni giorni a causa del Covid, Lidia Menapace, all’anagrafe Lidia Brisca. L’ex senatrice, prima donna eletta in consiglio provinciale a Bolzano nel 1964 e la prima donna in giunta provinciale, aveva 96 anni. Nel 2006 era stata eletta in Friuli Venezia Giulia, nelle liste di Rifondazione Comunista.
“Sono rimasta partigiana tutta la vita – diceva di sé -, perché farla è una scelta di vita”. Non solo, in vita Menapace è stata anche un’attivista del movimento pacifista e femminista. ‘Bruna’, questo il suo nome da staffetta partigiana, ha assistito i partigiani della Val d’Ossola durante la Seconda guerra mondiale.
“Con profondo dolore abbiamo appreso della scomparsa della compagna Lidia Menapace – scrive Furio Honsell, consigliere di Open Sinistra Fvg -. Per il suo impegno antifascista nella Resistenza e per il suo pacifismo e antimilitarismo che la portarono a prendere posizioni sempre nette senza ipocrisie è stata e rimarrà un modello per molti di noi. Fu eletta nella nostra regione e fu sempre presente nelle battaglie civili come nell’ultima manifestazione a Trieste a favore di un trattamento più umano dei richiedenti asilo“.
Con dolore abbiamo appreso della scomparsa della compagna #LidiaMenapace. Per il suo impegno antifascista nella Resistenza e per suo pacifismo e antimilitarismo che la portarono a prendere posizioni sempre nette senza ipocrisie è stata e rimarrà un modello per molti di noi pic.twitter.com/iUSh5GNft1
— Furio Honsell (@furio_honsell) December 7, 2020