“Anche grazie alla nostra sollecitazione, la Regione ha riaperto i termini per le domande di contributo per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dalle abitazioni. Questa è una prima risposta ai cittadini, soprattutto dei Comuni pordenonesi che hanno subito danni in seguito alla forte grandinata di inizio agosto. È necessario ora fare uno sforzo ulteriore comprendendo anche le attività produttive”. Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando la notizia della riapertura dei termini per la presentazione delle domande finalizzate alla richiesta di contributi per la rimozione e lo smaltimento o il solo smaltimento dell’amianto dagli edifici di proprietà privata adibiti a uso residenziale.
“Con un’interrogazione presentata immediatamente dopo la violenta grandinata che ha danneggiato abitazioni e capannoni di diversi Comuni della provincia di Pordenone, in particolare Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto, Pasiano e San Vito al Tagliamento, abbiamo sollecitato la Giunta per capire in che misura si sarebbero ridotti i tempi di autorizzazione alla rimozione dell’amianto dalle coperture dei capannoni lesionati, ovvero se e come la Regione avrebbe garantito i contributi per lo smaltimento di questo pericoloso materiale. Il problema – conclude Conficoni – riguarda i soggetti penalizzati dal maltempo che provvedono tempestivamente a rimuovere il pericoloso materiale e rischiano di non poter accedere al beneficio. Una eventualità scongiurata per le abitazioni, ma ancora da risolvere per le attività produttive”.