Si è celebrata anche a Gorizia questa mattina, la XXVI Giornata della Memoria e dell’impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che Libera quest’anno ha voluto intitolare “a ricordar e a riveder le stelle”. A ricordare’, ricordare dal latino un’etimologia che ci restituisce un duplice significato: re- indietro, ma anche ‘nuovamente’ e con cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa.
‘Riveder le stelle’ citando l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte. Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, sidus in latino, quindi sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia. E in questo senso le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica.
Scandire, nome dopo nome, il lungo elenco delle vittime innocenti delle mafie, che ormai supera i mille nomi, diventa così una sorta di rosario laico per richiamare ciascuno di noi all’impegno per la costruzione di un mondo più giusto, dove la criminalità organizzata non trovi più spazio.
La giornata di Gorizia si è svolta negli spazi del Kulturni Dom, anche per richiamare l’attenzione alla cultura, così fortemente colpita in questo tempo della pandemia da Covid-19, quasi come fosse qualcosa di superfluo, mentre riteniamo che sia proprio dalla cultura che debba rinascere il nostro tessuto sociale.
All’evento, che ha visto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Gorizia e la partecipazione dell’assessore alla cultura Fabrizio Oreti, è stato limitato alla partecipazione solo di alcuni rappresentanti di realtà del territorio comunale, questo nel pieno rispetto delle normative anti-covid attualmente in vigore.
Hanno quindi partecipato, oltre a Libera e all’assessore Oreti, il Kulturni Dom, Legambiente Gorizia, il circolo Arci Gong, gli scouts dell’Agesci e dell’Szso e il gruppo Amigos. Organizzando l’evento erano state coinvolte molte altre realtà del territorio, che avevano manifestato la loro volontà e disponibilità ad essere presenti, ma con il passaggio del Fvg in zona rossa, la partecipazione è stata necessariamente limitata.
L’auguro che si fa Libera Gorizia, è quello di poter celebrare il 21 marzo 2022, liberi finalmente dalla pandemia e dalle relative restrizioni, per poter essere così nuovamente in tanto a rinnovare anche di presenza il nostro impegno.
Domani le manifestazioni legate a questa ricorrenza, proseguiranno al mattino a Monfalcone con un breve momento di riflessione e di commemorazione, mentre, alle 18 a Gorizia presso la chiesa di Sant’Ignazio, si terrà la veglia di preghiera e di riflessione in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.