Anche in Austria si tenterà, come in Slovenia, di proteggere il sistema sanitario dai contagi da Coronavirus estendendo il lockdown totale su tutto il Paese, esattamente come avvenuto tra marzo e aprile. Da martedì 17 novembre e fino al 6 dicembre, Vienna ha imposto restrizioni durissime dopo la maglia nera – a livello mondiale – raggiunta nella velocità di diffusione del virus.
Lo ha annunciato il cancelliere Sebastian Kurz. Nonostante due settimane di lockdown ‘morbido’, sostanzialmente un coprifuoco notturno, l’Austria è attualmente lo Stato a livello mondiale con la maggiore velocità di contagio, con 831 nuovi casi su un milione di abitanti negli ultimi sette giorni.
“Non incontrate nessuno, ogni incontro è uno di troppo”, è l’appello lanciato dal cancelliere agli austriaci. “Nessuno di noi vuole un nuovo lockdown, ma è l’unico mezzo che funziona, come abbiamo visto in primavera”, ha proseguito. “Vogliamo salvare il Natale. Più rigido sarà il lockdown, meglio funzionerà e prima potremo tornare a una vita al meno in parte normale”, ha concluso il cancelliere.
Oltre alle attività di ristorazione e tempo libero, sarà chiuso anche il commercio, ad eccezione dei beni di uso quotidiano (generi alimentari, banche, uffici postali, farmacie e drogherie); stop anche ai fornitori di servizi a contatto con il pubblico, come parrucchieri ed estetisti. Le scuole dell’obbligo stanno passando alla formazione a distanza. Ma, gli asili e le scuole dell’obbligo continueranno a offrire assistenza alle famiglie che devono lavorare.
Le restrizioni agli spostamenti sono rafforzate e si applicano tutto il giorno.
“Stiamo tutti attraversando tempi difficili, tra la pandemia, la crisi economica e l’attacco terroristico a Vienna. Tutto ciò porta a una situazione generale tesa per tutti noi”, ha detto Kurz.