Via libera dal Consiglio dei Ministri al nuovo decreto Covid che, anche su impulso delle Regioni, da giorni in pressing con il presidente Massimiliano Fedriga, vara il Super Green Pass.
La certificazione verde ‘rinforzata’, valida, cioè, solo per vaccinati (nove mesi dal completamento del ciclo) o guariti dal Covid, consentirà di tenere aperte le attività e sarà in vigore in tutte le fasce di colore, compresa quella bianca. Si potrà accedere in locali al chiuso, palestre, impianti sportivi, cinema, teatri e discoteche, ma anche feste e cerimonie.
Dal 15 dicembre la vaccinazione obbligatoria sarà estesa al personale amministrativo della sanità, a docenti e personale scolastico, militari, forze di polizia e soccorso pubblico, mentre per i sanitari sarà obbligatoria la terza dose.
Per recarsi sul posto di lavoro, invece, sarà sufficiente il Green Pass anche da tampone. Le regole scatteranno il 6 dicembre e resteranno in vigore fino al 15 gennaio.
Le misure sono state illustrate in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, insieme ai Ministri della Salute Roberto Speranza e per gli Affari regionali Mariastella Gelmini.
“La situazione italiana è oggi sotto controllo. Siamo in una delle situazioni migliori in Europa, grazie al successo della campagna vaccinale. Voglio ringraziare chi si è già vaccinato e chi sta aderendo alla terza dose”, ha detto il premier Draghi.
“Vediamo, anche in Paesi confinanti, una situazione grave, ma vediamo anche che la nostra situazione è in lieve ma costante peggioramento. Non siamo ancora nella pienezza dell’inverno”, ha aggiunto Draghi, “e sappiamo che la copertura vaccinale inizia ad affievolirsi. Da qui l’anticipazione della terza dose”.
“Con i governatori delle Regioni c’è stata un’interlocuzione molto proficua e devo ringraziare Fedriga. Il punto è che vogliamo prevenire per preservare. Vogliamo essere molto prudenti per riuscire a conservare quello che ci siamo guadagnati nel corso di quest’anno”.
A specificare, nel dettaglio le misure, il ministro Speranza: “Sono quattro i punti fondamentali. Il primo è quello dell’obbligo vaccinale: oggi è già vigente per il personale sanitario e delle Rsa. Lo estendiamo al personale non sanitario che lavora nel comparto salute, alle forze dell’ordine, ai militari e a tutto il personale scolastico. Riguarderà anche la terza dose o il richiamo”.
“Poi c’è il Green Pass, che arriva anche negli alberghi, sul trasporto ferroviario e pubblico locale e negli spogliatoi delle attività sportive. La durata del certificato, in base alle indicazioni scientifiche, sarà di nove mesi”.
“Introduciamo il Green Pass rafforzato che, nel passaggio di colore delle Regioni, ci consentirà di evitare restrizioni per le persone vaccinate”.
“Chiederemo maggiori controlli in tutti i luoghi dove i certificati vengono utilizzati. Infine, sul richiamo, abbiamo già pubblicato la circolare che consente la terza dose dopo cinque mesi dal completamento del ciclo primario. Dall’1 dicembre allargheremo la platea che ha diritto al richiamo sopra i 18 anni”.
“Questo provvedimento è pensato per tenere aperto: non vogliamo tornare ai tempi dei lockdown e dei ristori”, ha detto Gelmini.
Rispondendo a una domanda sulle tensioni e le manifestazioni no Green Pass, Draghi ha precisato: “E’ importante che il Governo sia compatto nelle sue determinazioni. Non bisogna sottovalutare o criminalizzare la minoranza che la pensa diversamente: bisogna cercare di dialogare e di convincere. Se questa iniziativa ha successo e le attività possono rimanere aperte – ve lo ricordate lo scorso Natale? – questo sarà il miglior modo per riconciliare chi la pensa in modo diverso”.
“Questi interventi servono a dare certezze alla stagione turistica”, ha poi detto Draghi. “Questa strategia tende a dire che se si fanno tutte queste cose abbiamo fatto il possibile per difenderci e tenere aperta la stagione invernale”.
“Stiamo valutando i provvedimenti sugli arrivi dall’estero: è in corso un confronto a livello europeo e nei prossimi giorni ci saranno degli aggiornamenti sulle regole si viaggio”, ha detto poi Speranza. “Noi abbiamo comunque tenuto misure robuste”.
“In merito ai controlli ai valichi”, ha aggiunto Draghi, “stiamo sperando a verifiche a campione. “Abbiamo esteso il perimetro dei controlli anche al trasporto pubblico locale: bisogna muoversi, con verifiche rafforzate”.
“Sui vaccini per i bambini, in attesa del parere dell’Ema e dell’Aifa, è stato deciso di avviare una massiccia campagna d’informazione. E’ fondamentale, come sempre, ascoltare e fidarsi dei pediatri e dei medici”.
Sull’eventuale prolungamento dello stato di emergenza, Draghi ha risposto: “Non mi azzardo a dire nulla. Valuteremo man mano che ci avviciniamo alla scadenza di fine anno. Ma il vero tema è: a noi interessa prolungare l’emergenza o avere a disposizione tutta la struttura, specie sanitaria, che ci ha permesso di affrontare l’emergenza? E’ possibile mantenere questa struttura senza il decreto? Al momento non so rispondere, lo vedremo”.