“Il Partito Democratico a Ronchi dei Legionari c’è”. Questo, in sintesi, il monito lanciato dal segretario cittadino, Savio Cumin, nella sua relazione introduttiva ai lavori dell’affollata assemblea aperta del circolo democratico ronchese.
All’ordine del giorno il percorso verso le elezioni regionali del 2023, quello che porterà, sempre il prossimo anno, ai congressi nazionali, regionali e locali 2023 e a un successivo dibattito. Cumin, dopo aver esordito ricordando la giornata contro la violenza sulle donne e la pesante repressione in atto in Iran, ha ben denotato che, esserci, è misura adeguata ma non sufficiente.
Lo è stato per vincere le recenti elezioni comunali in città, ma il contesto storico, con le destre al potere, richiede un cambio di marcia, di vedute e di alleanze. Ciò é stato ben rimarcato anche dal segretario regionale, Renzo Liva, alla sua prima uscita pubblica a Ronchi dei Legionari.
Liva, pur non nascondendo la complessità del momento politico e il consapevole onere di questo recente incarico al vertice del partito regionale, ha invitato tutti a una maggiore coesione e relazione amicale all’interno del partito, dismettendo il correntismo atavico di bandiera che ha flagellato internamente il Pd a livello nazionale.
Sulla stessa linea il giovane responsabile regionale dei Giovani Democratici, Morgan Baliviera. È necessario continuare a cercare la massima alleanza (confermata quella con Articolo Uno, presente in sala con il suo consigliere comunale Sandro Soranzio) all’interno delle forze del centrosinistra.
Il consigliere regionale, Diego Moretti, che ha coordinato i lavori dell’assise, ha sottolineato la fondamentale importanza del prossimo congresso, riaffermando l’impellente necessità di un costante confronto con la base degli elettori. A ciò, è seguito un vivace e qualificato dibattito di iscritti e non, conclusosi con l’impegno di rivedersi prima del periodo natalizio per fare il punto sui primi sei mesi di mandato amministrativo a Ronchi dei Legionari.