“Mercoledì 6 aprile si è tenuta l’assemblea di quanti si riconoscono nel gruppo Ronchi 2030, al lavoro da oltre sei mesi per proporre alla città un’attività di governo a favore della comunità locale”, spiega il gruppo in una nota.
“Tra le parole chiave che la nostra colazione vuole rimarcare c’è quella della discontinuità rispetto a un sistema politico amministrativo che, negli ultimi decenni, si è consolidato nella nostra cittadina. Abbiamo scelto di chiamarci Ronchi 2030, perché il nostro punto di riferimento non è l’orticello in cui ci siamo isolati in questi anni, ma la società globale in cui viviamo”.
“Siamo convintamente europeisti e guardiamo all’Agenda 2030, un programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu che ha come obiettivo principale quello di rendere la società in cui viviamo migliore. E per fare ciò i cittadini devono essere soggetti attivi e pienamente coinvolti nei processi decisionali che riguardano il futuro della nostra cittadina. Vogliamo Ronchi, come soggetto attivo di una rete del basso isontino e del Carso, in grado di proporre, in forma aggregata, le migliori opportunità e progettualità in ambito amministrativo, culturale, sociale, sportivo e turistico, perché possa uscire da quell’isolamento in cui è finita, e nello stesso tempo saper attingere ai fondi comunitari, europei, che in modo incredibile in tutti questi anni non sono stati richiesti comportando una perdita considerevole di opportunità per la nostra comunità”, si legge ancora.
“Abbiamo l’obiettivo di voler riqualificare Ronchi, e rivitalizzare la nostra cittadina, che oggi pare essere più un dormitorio che una cittadina proiettata verso il futuro. Il programma della coalizione, elaborato in mesi e mesi di lavoro, è il nostro punto di partenza, non lasceremo indietro nessuno, uniremo le vecchie generazioni, con le nuove, tanti i punti chiave, come comunità, lavoro, imprese, innovazione, infrastrutture; istruzione di qualità, parità di genere, salute, benessere e cultura, solidarietà sociale, valorizzazione della storia. Tanti concetti che troveranno concretezza nel nostro programma per la nuova Ronchi che vogliamo costruire insieme ai nostri cittadini. Il cambiamento per noi non è solo più un necessario ma doveroso. Ronchi 2030 è qui per questo. Nei prossimi giorni comunicheremo la nostra candidata sindaca, presenteremo la coalizione e i punti principali del programma”.
“Il patto fra liste civiche Ronchi 2030 fin dall’inizio ha voluto tenere le porte aperte ad altre forze politiche che, almeno a parole, si professano di centro sinistra, ponendo quale unica condizione la Discontinuità. Che significa nessun supporto a chi ha governato per sei anni circa con l’amministrazione uscente di centro destra, senza mai prendere posizione per distinguersene, neanche in minima parte”, prosegue la nota.
“Per chi non se ne fosse accorto, a Ronchi il centrodestra era già al governo cittadino, e ora quegli stessi esponenti, con un semplice cambio di casacca, si ripropongono come sindaci di forze che, formalmente ne avrebbero dovuto essere all’opposizione, pronte, invece, a supportarli. Non vediamo alcuna discontinuità in questa operazione, ne mai c’è stata la percezione che ci fosse la ricerca di discontinuità nei diversi incontri avuti con tali forze politiche. Ognuno legittimamente può fare le proprie scelte, per quanto queste ci sembrino davvero difficili da comprendere, specie per gli elettori, che non ne conoscono le finalità, legate a logiche lontane dall’amministrazione della nostra cittadina”.
“Ronchi 2030 – si legge ancora – rimane fedele al proprio cammino di coalizione animata da spirito di centrosinistra, che vede nella discontinuità e nella competenza il suo faro principale, e quale unico fine il bene comune e l’interesse collettivo e non quello dei singoli. Non abbiamo alcuna intenzione nè alcun bisogno di demonizzare gli avversari: saranno i cittadini a scegliere chi si pone davvero in antitesi con le logiche che finora hanno guidato l’agire amministrativo, che non ci appartengono e non ci interessano. Insieme abbiamo costruito un programma concreto per Ronchi, che mette il sociale, l’ambiente, il territorio e l’identità culturale, la mobilità sostenibile, la scuola, la cultura, i giovani ed i meno giovani al centro del nostro progetto. Ci concentreremo su questo”, conclude la nota.