Seconda conferenza stampa di fine anno, per il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin. Dopo quella di dicembre 2018, fatta a compimento di un anno di trapasso dalla XI alla XII legislatura, quella di oggi segna in pieno un anno di attività a conduzione centrodestra. “Abbiamo fatto un lavoro di qualità – ha affermato il presidente ai giornalisti, ma anche ai presidenti degli organi di garanzia e al presidente dell’Ordine dei giornalisti intervenuti per l’occasione – oltre che di quantità, con 280 ore di sedute d’Aula per non parlare delle ore che hanno visto impegnate le Commissioni”.
“Le leggi approvate sono progetti di visione di ciò che questa maggioranza ha come prospettiva del fare, e in particolare attraverso due leggi di manutenzione realizzate in un solo anno, ovvero due leggi omnibus che ricoprono tutti i settori più importanti, dal Piano casa al Piano trasporti, passando per la famiglia e il sostegno alla genitorialità. Inoltre abbiamo realizzato due riforme, quella degli enti locali (con la fine delle Unioni territoriali intercomunali-Uti, vero progetto fallimentare) e quella della sanità (con l’individuazione di tre aree vaste in cui è stata inserita tutta l’offerta del sistema salute della regione, rafforzando l’abbattimento dei tempi di attesa, le risposte alle cronicità, gli accessi ai Pronto soccorso)”.
“In 40 ore – ha proseguito Zanin – abbiamo approvato la legge di stabilità 2020, devo riconoscere anche grazie alle opposizioni che non hanno fatto alcun ostruzionismo. E anche qui abbiamo previsto sostegni alle famiglie, ma pure investimenti diretti a disposizione dei Comuni, per le infrastrutture e per la sanità. L’anno nuovo, invece, inizierà con il Consiglio regionale impegnato con due disegni di legge molto importanti: uno inerente la semplificazione e la sburocratizzazione, che molti promettono ma poi non realizzano perché il sistema è davvero complesso; l’altro seguirà il solco della legge RilanciaImpresa realizzata dal capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, da assessore regionale alle Attività produttive e si chiamerà SviluppoImpresa”.
Quanto alle attività degli organi di garanzia, Zanin ha fatto presente che è proprio di questi giorni la firma di un protocollo di intesa che ha visto coinvolti Garante della persona, Difensore civico, Commissione pari opportunità, Osservatorio antimafia, ma anche Ufficio scolastico e Polizia postale per un tavolo di coordinamento delle attività a tutela dei più giovani contro ogni violenza domestica. “Si tratterà di azioni sinergiche – ha spiegato il presidente – perché i garanti sono il front office del Consiglio regionale verso il cittadino. A cui si affianca quella apertura più diretta, che ho sempre sostenuto e che amo molto, che viene dalle visite del Palazzo che può effettuare ciascun cittadino attraverso le numerose mostre che il Palazzo stesso offre ospitando esponenti dell’arte regionale più e meno noti”.
Sul versante internazionale, Zanin ha menzionato le esperienze legate alla Slovenia (con il memorandum sottoscritto per azioni legislative coerenti tra le due realtà confinanti), alla Galizia (con azioni legate al clima a al sistema marino che vedono coinvolti soggetti scientifici) e alla Libia (con un progetto di pesca che veda il porto di Trieste quale hub per la commercializzazione del pescato).
Prima dei ringraziamenti di Zanin al lavoro svolto dall’Agenzia di informazione del Consiglio (Acon) e in particolare dalla sua direttrice, Maria Pia Bonessi, che il prossimo gennaio cederà il testimone al collega Fabio Carini, alcune parole di saluto sono state espresse anche dal presidente dell’Ordine dei giornalisti, Cristiano Degano, che una volta di più ha fatto presente come la Regione sia in ritardo nell’applicazione della legge 5/2018 “Norme per il sostegno e la valorizzazione del sistema informativo regionale” in quanto manca il regolamento attuativo e i finanziamenti intanto sono finiti in economia. “Da parte del Consiglio – gli ha fatto eco Zanin – abbiamo già sollecitato l’Amministrazione, in quanto il limite è proprio il regolamento. Ci hanno risposto che è in fase avanzata, ma sarà nostra cura essere un pungolo in tal senso. Anche perché io ritengo che gli organi di informazione debbano essere gestiti in maniera libera e autonoma. E le istituzioni hanno la responsabilità di sostenerli”.
I NUMERI. In sintesi, per quanto riguarda i lavori d’Aula, sono state 77 le sedute per complessive 280 ore, 26 le riunioni della Conferenza dei capigruppo, come pure 26 quelle dell’Ufficio di Presidenza; 182 in totale le sedute delle sei Commissioni permanenti che nel dettaglio vedono: la I Commissione riunita 23 volte, con un bilancio di 8 progetti di legge licenziati e tre pareri espressi; la II Commissione convocata 26 volte con 3 progetti di legge licenziati e 6 pareri espressi; la III Commissione ha tenuto 25 sedute, ha licenziato 2 progetti di legge ed espresso 10 pareri. Sono 36 le sedute tenute da ciascuna delle altre tre Commissioni, ma la IV ha licenziato 4 progetti di legge ed espresso 13 pareri, la V 9 progetti di legge e 19 pareri, la VI – infine – 4 progetti di legge e 12 pareri espressi.
Quanto all’attività legislativa, sono 41 i progetti di legge presentati, 21 di iniziativa consiliare e 20 giuntali; 25 le leggi regionali (4 di iniziativa consiliare, 18 della Giunta e 3 presentate nel 2018); sono stati presentanti anche 7 progetti di legge nazionale uno dei quali è stato approvato. Per quanto riguarda l’attività di indirizzo e di controllo, le mozioni presentate sono 85, 70 quelle discusse alcune risalenti anche al 2018, 49 quelle approvate, 12 le respinte, 15 le ritirate; sono stati inoltre presentati 4 Voti a Camere e Governo, dei quali solo uno discusso e poi respinto.
Altre cifre riguardano gli ordini del giorno: 315 presentati, 269 accolti, 28 non accolti, 18 ritirati e non ammissibili. Quanto all’attività di sindacato ispettivo, 21 le interpellanze di cui 13 evase, 145 le interrogazioni (4 evase) e 205 le IRI (interrogazioni a risposta immediata) di cui 190 evase. Le petizioni popolari presentate sono state 18.
Il Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione si è riunito 9 volte, ha esaminato 7 atti 3 dei quali sono stati oggetto di relazione all’Aula. Sono state 2 le sedute della Giunta delle elezioni (nessun caso rilevato di inelleggibilità o incompatibilità), 2 quelle della Commissione di vigilanza della Biblioteca consiliare e 14 quelle della Giunta per le nomine che ha sviluppato 12 provvedimenti di nomina e ha esaminato 77 candidature.
Il Consiglio regionale ha intrapreso e sviluppato anche iniziative internazionali tra le quali con la Slovenia per un processo legislativo congiunto, con la Galizia con attività di cooperazione scientifica su clima ed ecosistema marino, e con la Libia, con un programma di cooperazione e sviluppo del settore pesca.
Per quanto riguarda gli Organi di Garanzia e l’Osservatorio antimafia, la cui attività è incardinata nel Consiglio regionale e i cui vertici sono stati rinnovati nei mesi scorsi, 11 le sedute del Corecom; 9 quelle della CRPO-Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna, che ha organizzato 4 eventi; 85 gli incontri istituzionali del Garante per i diritti della persona che ha messo a punto anche 4 eventi; 90 le segnalazioni al Difensore civico regionale che ha organizzato anche 2 eventi divulgativi e di approfondimento; infine, 14 le sedute dell’Osservatorio antimafia.
Ricco anche il repertorio di eventi con 27 mostre, 20 incontri e visite istituzionali, 10 eventi pubblici, mentre oltre 700 sono le persone, in prevalenza scolari e studenti di istituti scolastici regionali, che hanno visitato la sede del Consiglio regionale, spesso assistendo anche all’attività dell’Aula e comunque approfondendo i meccanismi della produzione legislativa. I dati sono reperibili anche sul sito del Consiglio regionale.