“Trasferire a Trieste la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), che oggi ha sede a Londra ma che a seguito della Brexit deve essere spostata: il gruppo di Forza Italia ha depositato una mozione, che sarà discussa nella prossima seduta del consiglio regionale, per impegnare la giunta a relazionarsi con il governo perché si attivi a livello internazionale per raggiungere questo fondamentale risultato”. Lo annuncia il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Giuseppe Nicoli.
“Per la città, ma anche per l’intero Friuli Venezia Giulia e per l’Italia – osserva Nicoli – è una partita di prim’ordine nella quale dobbiamo entrare da protagonisti. Siamo uno dei Paesi fondatori dell’Unione europea ma non ospitiamo alcuna delle sue istituzioni o organismi chiave. Con la Brexit, la Bers deve cambiare sede e quella naturale appare proprio Trieste: un’occasione da non perdere”.
L’organismo finanziario, costituito nel 1990 e considerato il primo concreto atto di distensione dopo la guerra fredda, opera in quei Paesi dell’Europa centrale e orientale e dell’Asia centrale, compresi Balcani ed ex blocco sovietico, che attuano la transizione verso economie di mercato aperte, promuovendo l’iniziativa privata. Perché trasferire a Trieste la Bers? “È considerata la città italiana a vocazione europea per eccellenza – aggiunge il capogruppo forzista -, grazie alla presenza di alcuni tra i maggiori centri di ricerca al mondo, un porto commerciale in espansione ed essenziale per i commerci da e verso l’Europea, un sistema formativo e di conoscenza di alto profilo, buoni servizi e ottima qualità della vita. Trieste, per collocazione geografica e radici storiche, è il ponte tra i Paesi fondatori dell’Ue e quelli dell’Est Europa che vi hanno aderito in seguito”.
“Una presenza di prestigio come quella della Bers, organismo il cui capitale è detenuto da 61 Paesi, dall’Ue e dalla Banca europea per gli investimenti – altro aspetto evidenziato da Nicoli – contribuirebbe ulteriormente a dare alla nostra regione quel ruolo centrale e prestigioso in Europa di cui spesso si parla e ad avvicinare le istituzioni europee ai nostri cittadini. Trieste diverrebbe ancor più crocevia internazionale di rapporti e affari tra occidente e oriente, con ricadute positive per tutto il territorio regionale”.