“L’uscita della Gran Bretagna dall’Ue è un fatto senza precedenti, con effetti ad oggi ignoti anche per l’Italia e i nostri territori. Per evitare conseguenze potenzialmente molto dannose, l’Europa deve reagire subito compatta, pretendendo dal Regno Unito un percorso di uscita chiaro e veloce”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd e vice capodelegazione italiana nel gruppo S&D, Isabella De Monte, commentando l’esito del referendum in Gran Bretagna, che ha visto prevalere i voti in favore della sua uscita dall’Ue.
Secondo De Monte “non era la decisione che auspicavamo, ma va affrontata subito con la massima compattezza. Siamo già al lavoro per capire come sarà necessario muoversi in un campo fino ad oggi sconosciuto, e lunedì parteciperò a una riunione straordinaria dei deputati S&D a Strasburgo”.
“La Gran Bretagna – sottolinea De Monte – dovrà attivare l’articolo 50 del Trattato europeo e sarà necessario un complesso negoziato per formalizzare l’uscita del Paese dall’Unione. Ma è bene che i tempi siano brevi. All’interno di un quadro decisamente negativo – continua – credo comunque che ora, se l’Europa saprà essere forte e unita, potrebbe essere più semplice accelerare sul processo di integrazione europea in senso federalista”.
“Sul voto – osserva De Monte – hanno inciso anche le forze populiste, che hanno spinto sul sentimento di paura, sull’emotività, la nostalgia, parlando a un elettorato che, a Londra come altrove, è sempre più insofferente nei confronti dei Governi nazionali e delle Istituzioni europee, che devono ora saper cambiare passo. Basti pensare ai tema dei migranti e della sicurezza: sono stati i cavalli di battaglia dei sostenitori della Brexit, ma sappiamo bene – conclude – che la lotta al terrorismo e la gestione dei flussi migratori sono proprio settori che, più di altri, richiedono una maggiore integrazione europea, non un isolamento dei singoli Paesi, incapaci di gestire da soli fenomeni di tale portata”.