Scatta da venerdì 1 aprile l’aumento dello sconto regionale sul prezzo del carburante alla pompa. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Energia e alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro. La misura è stata approvata in via definitiva dopo il via libera in sede di IV Commissione.
Per la zona 1 (Comuni svantaggiati o a contributo maggiorato) il provvedimento dell’Esecutivo stabilisce che ai 21 centesimi di sconto sulla benzina e ai 14 sul diesel già previsti fino al 31 marzo si aggiunga a partire dall’1 aprile un ulteriore abbattimento del prezzo pari a 8 centesimi sulla benzina e 6 sul diesel. Lo sconto regionale quindi raggiungerà quota 29 centesimi per la benzina e 20 per il gasolio.
Inoltre, per la zona 2 (Comuni a contributo base), ai 14 centesimi di sconto già in vigore per la benzina dall’1 aprile si aggiunge un abbattimento di prezzo di altri 8 centesimi, raggiungendo così un valore complessivo della riduzione pari a 22 centesimi. Per il gasolio, invece lo sconto passerà da 9 a 16 centesimi grazie all’ulteriore contributo di 7 centesimi disposto dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia.
Infine, in base a una legge regionale già in vigore, per i possessori di auto ibride è previsto un ulteriore sconto di 5 centesimi sul prezzo del carburante, portando così ora, con il provvedimento odierno, la riduzione a raggiungere una punta massima di 34 centesimi per la benzina in area 1.
“Lo sforzo ulteriore della Giunta voluto dal governatore Fedriga e condiviso con l’assessore alle Finanze Zilli si aggiunge a quello del Governo, ma rischia di essere vano – ha rilevato Scoccimarro – se compagnie petrolifere, grossisti e gestori non faranno la loro parte contribuendo, anche sacrificando qualche centesimo al litro di margine, al fine di contribuire alla limitazione del ‘turismo del pieno’ oltre confine: infatti dall’1 aprile sarà sconveniente visto che per i possessori della tessera carburanti in Friuli Venezia Giulia il costo del carburante sarà inferiore forse per la prima volta nella storia rispetto a quelli di Slovenia e Austria”.
L’assessore ha reso noto di esser stato contattato da altre Regioni interessate al modello degli sconti qui attuato, confermando anche che “si sta lavorando alla revisione della Lr 14/2010 e quindi a una nuova norma più agile e che permetta alla Giunta di intervenire prontamente in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo e avere maggiore precisione per esempio aumentando lo sconto per i comuni vicino ai confini oppure aumentare lo sconto per categorie sociali fragili”.
Nel corso del dibattito in Aula sono emerse alcune contrarietà da parte dell’Opposizione: non tanto per l’entità del provvedimento, quanto piuttosto per le categorie di cittadini che andranno ad avvantaggiarsene maggiormente. Il dem Nicola Conficoni, ricordando “i precedenti emendamenti che il Pd aveva presentato in sede di Stabilità che sollecitavano ad affrontare per tempo una situazione poi degenerata”, ha chiesto i motivi alla base “di una misura limitata a un solo mese, visto che si interviene comunque in ritardo. Inoltre, sarebbe necessario spingere sulla mobilità sostenibile, invogliando i cittadini a modificare le abitudini di spostamento in modo ecologico ed economico”.
Honsell ha quindi appreso direttamente da Scoccimarro che la stima dell’operazione “si assesta intorno poco meno di un milione al mese, anche se ritengo – ha aggiunto l’assessore – che la cifra si alzerà, perché molti resteranno in Fvg dove i carburanti costeranno meno della Slovenia”. Honsell, tuttavia, ha aggiunto che “la misura andrebbe parametrata sul bisogno: non si può erogare denaro in modo banale, perché così si provoca un danno”.
Il pentastellato Cristian Sergo ha invece chiesto numi riguardo “le tempistiche delle annunciate modifiche alla normativa regionale e, in particolare, su Isee, cilindrate e super sconto. I contributi, comunque, vadano alle famiglie che ne hanno effettivamente bisogno”. Stessa linea anche da parte del collega Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia) che ha auspicato “diverse forme di supporto in base al reddito e alla situazione familiare dei cittadini, invece di parificare tutti”.
Diego Moretti, capogruppo del Pd, partendo dal concetto secondo il quale “in una situazione emergenziale vanno date risposte emergenziali e questa lo è”, ha invitato “a non dare sempre la colpa al Governo quando le le cose non vanno bene, perché ognuno deve fare quanto nelle proprie competenze e funzioni. Quali sono i tempi di avvio della discussione per la nuova legge?”.
Il civico Tiziano Centis ha quindi parlato di “intervento comprensibile, quando ci sono differenze di prezzi così forti, per dare certezze ai gestori e alle famiglie. Tuttavia, come da mia interrogazione, i costi dell’energia non vengono soppesati nel modo giusto e l’operazione non diventi uno strumento facile da applicare e persino utile a fini elettorali. Dare a chi ha bisogno, soprattutto a famiglie, a Comuni e attività imprenditoriali”.
Ilaria Dal Zovo (M5S), individuando anche un passaggio impreciso all’interno della delibera, ha infine rimarcato che “se si fosse agito per tempo, non sarebbe stato necessario ricorrere a una delibera d’urgenza e a ulteriori risorse concesse a pioggia a chiunque”.
Emanuele Zanon (Regione Futura), facendo riferimento anche alle peculiarità geografiche della regione, ha aggiunto che “ben venga la possibilità di aiutare le classi meno abbienti, ma i più penalizzati sono soprattutto quelli che si muovono per lavoro, indipendentemente dall’Isee basso. Bisogna così rivolgersi a famiglie e aziende che hanno realmente bisogno di spostarsi e non lo fanno certamente per diletto”. Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar), dal canto suo, si è soffermato sul tema delle auto ibride.
Sul fronte Lega, dove Elia Miani ha raccomandato di prestare attenzione alle esigenze della montagna, Stefano Turchet ha invitato “a non confondere un intervento emergenziale con uno a carattere sociale. Questo è utile anche per mettere sullo stesso piano i cittadini di realtà confinanti”.
L’altro esponente del Carroccio, Antonio Calligaris, ha rilanciato parlando di “un’erogazione non certo banale, ma altresì disposizione veloce e utile. Una guerra comporta un aumento incontrollato dei prezzi: favorire la popolazione e chi si sposta per andare a lavorare o a studiare, serve per affrontare la concorrenza con la Slovenia. Questa Amministrazione ha affrontato il problema e, in soli 14 giorni, ha trovato le risorse e applicato uno sconto”.
In sede di replica, Scoccimarro ha comunicato che “la modifica della norma è in itinere e, già nelle prossime settimane, andrà in diramazione per arrivare in Aula tra giugno e luglio. È necessario – ha concluso – andare incontro alle fasce più svantaggiate come reddito, ma anche sul piano fisico, oltre ad aggiungere un’ulteriore fascia 0 confinaria”.