“Questo inverno saremo tutti chiamati a risparmiare energia e ad affrontare la crisi energetica e il caro-bollette adottando comportamenti virtuosi e adeguati al momento”, commenta Legambiente Fvg. “Dopo aver indicato alcuni consigli pratici per le famiglie, ci rivolgiamo ora alla Regione e a tutte le pubbliche amministrazioni affinchè si adeguino allo sforzo collettivo, adottando non solo i comportamenti previsti dal Piano nazionale di Contenimento dei Consumi di Gas Naturale, ma anche facendo qualcosa di più, per dimostrare che, volendo, si può risparmiare e aiutare non solo i conti pubblici, ma anche la nostra terra a un futuro migliore”.
Legambiente propone nove consigli pratici, in parte dedotti dal Piani nazionale, sui quali chiede un impegno esplicito, in particolare, all’Amministrazione regionale.
1 – Regolare la temperatura degli uffici a 19° a cominciare dal Consiglio e dalla Giunta regionali, compresi quelli di tutte le pubbliche amministrazioni, controllando che non vi siano inosservanze o furberie come l’uso di stufette elettriche ‘private’ purtroppo ancora diffuso;
2 – Ridurre di 15 giorni il periodo di riscaldamento con un’ora di accensione in meno degli impianti di riscaldamento;
3 – Eliminare o ridurre gli uffici posti in vecchi edifici/condomini con riscaldamento centralizzato e magari scaldati ancora a gasolio e senza isolamenti e serramenti adeguati;
4 – Pianificare e programmare urgentemente l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di scuole, uffici, palestre e su tutti gli edifici adeguati a sostenerli, con relativi stoccaggi, finanziandoli, per esempio, con lo stralcio dei finanziamenti per il dragaggio di canali per ipotetiche nuove acciaierie o per nuove piste da sci e piste forestali;
5 – Pianificare e programmare l’eliminazione del fossile dal riscaldamento con l’ausilio di pompe di calore, solare termico, teleriscaldamento innovativo da fonti rinnovabili;
6 – Sostituire le luci pubbliche a incandescenza o alogene che hanno consumi altissimi, con lampade a led;
7 – Regolare l’accensione e lo spegnimento dell’illuminazione stradale;
8 – Eliminare l’illuminazione notturna delle piste da sci; si scia di giorno e non di notte!
9 – Svolgere un’intensa campagna di informazione verso la cittadinanza.
“Si tratta solo di alcune indicazioni di cose da fare tra le molte altre che una PA attenta e coerente può adottare; ci auguriamo che vengano raccolte e interpretate come stimolo per una continua e rapida decarbonizzazione così come la Regione si è impegnata a fare, puntando a una completa transizione energetica entro il 2045”.
“Oltre a questi impegno, chiediamo che la Regione e le amministrazioni locali rendano conto, a fine stagione, dei risparmi ottenuti in comparazione con i consumi degli anni precedenti e che un sistema di controllo e verifica di tutti i consumi e risparmi energetici diventi prassi comune, magari introducendo fra gli obiettivi dei dipendenti anche quello del risparmio energetico”.
Legambiente ricorda che “la PA regionale (amministrazione pubblica, difesa, sanità, assistenza sociale e illuminazione pubblica) consuma il 27% dell’energia elettrica del settore terziario e il 3,5% di tutta l’energia consumata in regione (fonte Terna in Regione in cifre 2021) e che il gas distribuito, al cui interno ricade anche quello alle PA regionali, costituisce il 38,6% del totale (fonte Mite 2020). Non risultano disponibili dati disaggregati relativi ai consumi energetici (gas ed elettricità) riferiti esclusivamente alle PA regionali”, conclude Legambiente.