Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, già protagonista delle polemiche per la tassa sulle merendine e sull’idea di togliere il crocifisso dalle aule scolastiche, torna al centro della bufera. Accade in seguito a un articolo de Il Giornale, in cui vengono riportati alcuni vecchi tweet e vecchie dichiarazioni del titolare del Miur contro le forze di polizia, contro Silvio Berlusconi e Daniela Santanché, definiti a vario titolo con termini non proprio amichevoli.
Frasi attribuite dal quotidiano all’esponente dei Cinque Stelle che hanno scatenato un vespaio nel centrodestra. Duro contro il ministro è anche il senatore pordenonese di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani, il quale è pronto a chiederne la sfiducia.
“Le parole del ministro Fioramonti in riferimmo a Daniele Santanché – dice Ciriani – sono un’offesa per tutte le donne, che quotidianamente offrono testimonianza delle loro capacità, della loro intelligenza e della loro bravura. Mi auguro che il presidente Conte, così come gli altri esponenti del governo e della maggioranza non assistano silenti. Se non interverrà subito il presidente del Consiglio facendo dimettere il proprio ministro, presenterò una mozione di sfiducia personale a Lorenzo Fioramonti, il quale oltre al sessismo ha pesantemente attaccato le nostre Forze dell’Ordine arrivando quasi a giustificare azioni terroristiche. Un personaggio simile non può restare un minuto di più al ministero dell’Istruzione”, conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato.