“Le situazioni di tensione e precarietà come quelle che si sono verificate alla Cavarzerani o in altri capoluoghi di regione sono anche dovute ad una insoddisfacente governance a livello nazionale del sistema di accoglienza”. Il Garante regionale per le persone a rischio discriminazione Walter Citti è intervenuto sulla questione legata alle proteste all’interno dell’ex caserma, e soprattutto all’ondata di reazioni ingiuriose, xenofobe ed in alcuni casi razziste legata all’accoglienza in generale. “Solo attraverso una migliore governance” prosegue Citti “si potranno arginare i fenomeni di intolleranza alimentati da ansie sociali ed identitarie e da una comunicazione sociale e politica che ritrae l’immigrazione come una minaccia ai valori condivisi.”
Il comunicato del Garante arriva in risposta alla segnalazione di commenti insultanti da parte di “Carta di Roma”, associazione nata per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione, siglato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione della Stampa. Citti ricorda anche come la comunicazione attraverso i social network attiene alla sfera pubblica, e quindi può travalicare in diffamazione, nell’istigazione alla discriminazione, incitamento o diffusione dell’odio razziale, nazionale o religioso.