“Con l’applicazione concreta del principio della sostenibilità del debito e della spesa per il personale possiamo finalmente garantire una migliore programmazione e gestione delle risorse pubbliche in una visione integrata Regione-Comuni”. L’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, commenta così l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera sulle norme di coordinamento della finanza pubblica per gli enti locali del Friuli Venezia Giulia.
“Con questo provvedimento – spiega Roberti – diamo compiuta attuazione a quanto previsto dalla Legge regionale 20/2020 che ha modificato la disciplina in materia di coordinamento della finanza pubblica contenuta nella Lr 18/2015, introducendo il principio della sostenibilità in luogo dei precedenti vincoli basati su dati storici”.
“Questo criterio risulta maggiormente rispondente al dettato costituzionale che sancisce l’autonomia di entrata e di spesa dei Comuni. Con la delibera odierna, in particolare, sono stati determinati i valori soglia per i due indicatori fondamentali per i Comuni della Regione che – precisa l’assessore – sono appunto la sostenibilità del debito e della spesa per il personale”.
“L’indicatore di sostenibilità del debito rappresenta il rapporto percentuale fra la spesa per rimborso di prestiti e le entrate correnti, desunto dall’indicatore 10.3 di sostenibilità dei debiti finanziari del ‘Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio’ rilevato dalla Banca dati delle amministrazioni pubbliche (Bdap). Il valore sulla sostenibilità della spesa per il personale invece – afferma Roberti – è dato dal rapporto percentuale tra la spesa di personale complessiva di competenza e la media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati al netto del Fondo crediti dubbia esigibilità (Fcde)”.
“Per determinare i valori soglia sono stati presi in considerazione i dati del triennio 2016/2018, che rappresentano gli ultimi esercizi armonizzati disponibili, e sono state individuate precise classi demografiche, particolarmente importanti nel caso del Comune di Trieste – rimarca l’esponente della Giunta regionale -. Vengono poi calcolati i valori medi degli indicatori distinti per classe demografica e aggiunto ai valori medi un coefficiente per classe demografica”.
“Questo procedimento consente di temperare gli elementi di differenziazione che caratterizzano ciascun Comune, assorbendo quindi le diversità organizzative e le specificità dei servizi erogati nel rispetto delle peculiarità del territorio del Friuli Venezia Giulia”.
“Abbiamo inoltre previsto una premialità – ricorda l’assessore – in termini di soglie di sostenibilità della spesa di personale per le amministrazioni comunali che hanno un basso indicatore di indebitamento”.
“In questo modo i Comuni potranno verificare, rispetto ai valori soglia di riferimento, il loro posizionamento sia in fase di bilancio di previsione che poi a consuntivo, ai fini – sottolinea Roberti in conclusione – del monitoraggio regionale finalizzato alla valutazione della tenuta finanziaria del sistema integrato”.
I revisori dei conti plaudono alla delibera adottata dalla giunta regionale che introduce i valori medi degli indicatori relativi alla sostenibilità del debito e della spesa del personale, per dare attuazione alla nuova disciplina per il coordinamento della finanza pubblica, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e pubblicata sul Bur l’11 novembre.
“Può sembrare una questione tecnica – commenta la presidente dell’associazione regionale Ancrel Fvg, Rosa Ricciardi – ma si tratta di una importante innovazione nella programmazione e gestione delle risorse pubbliche da parte delle amministrazioni comunali. Introdurre il principio della sostenibilità significa aiutare gli amministratori locali a programmare il prossimo triennio partendo da una prima riflessione: rispetto al valore medio della classe demografica del Comune come ci collochiamo? Siamo in grado di garantire nel medio e lungo periodo la spesa del personale e la restituzione delle somme prese a debito? Cosa veramente possiamo fare con le entrate correnti che avremo a disposizione?”.
“La finalità di questi interventi normativi è la tenuta finanziaria del sistema integrato Regione-Autonomie locali, prerequisito per la difesa della nostra Specialità. È una modifica sostanziale di impostazione, non più tagli di spesa ma analisi delle entrate proprie, tributarie ed extratributarie, a cui si aggiungono i trasferimenti regionali, e si decide come finanziare le scelte”.
“Richiede certamente una crescita culturale in primis degli amministratori, in particolare individuare con chiarezza le priorità della spesa corrente e degli investimenti – continua la presidente dell’Ancrel -. È evidente che la programmazione 2021-2023 non potrà basarsi su quella del triennio precedente, perché i bisogni dei cittadini e delle imprese sono molto diversi a causa del Covid-19. Anche i funzionari sono chiamati a supportare questo percorso virtuoso con le loro relazioni tecniche e i revisori dei conti a dare un maggior contributo. Strategica diventa una collaborazione strutturata con il segretario comunale e il ragioniere capo, per anticipare e superare ogni criticità”.
“Una nuova organizzazione del lavoro da parte della struttura amministrativa – conclude Ricciardi – andrà a vantaggio degli amministratori comunali e dei cittadini”.